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Trentaquattro curdi approdano a Otranto: sbarcano anche tre bimbi

Lo sbarco nella notte, nel porto idruntino. I cittadini stranieri, a bordo di una barca a vela a motore, sono stati soccorsi e rifocillati. Alcuni di loro erano disidratati e stremati dalla traversata

OTRANTO – Dopo l’imbarcazione giunta a Santa Maria di Leuca nella serata di ieri, un secondo sbarco nella notte. Intorno all’una, infatti, 34 migranti di origine curdo-irachena, sono stati intercettati al largo di Otranto dalla guardia costiera.

Nel gruppo, a bordo di una barca a vela dotata di motore, anche donne e tre bambini, soccorsi immediatamente dalle motovedette della capitaneria di porto e poi dal personale della Croce rossa italiana. Scortati fino al porto idruntino, i cittadini stranieri sono stati fatti scendere per poi essere affidati al personale sanitario per le prime visite mediche.

Sono giunti disidratati e stremati dalla traversata in mare. Alcuni di loro hanno accusato anche l’ipotermia dovuta al freddo, ma nessuno versa in condizioni fisiche preoccupanti. Al termine delle operazioni, i 34 stranieri sono stati accompagnati presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello”, mentre sono in corso le indagini su due individui che viaggiavano a bordo dell’imbarcazione, sospettati di essere gli scafisti del viaggio in mare.

I soccorsi protratti fino all'alba

L'attività investigativa, avviata sin dai primi istanti, accerterà inoltre l'eventuale correlazione fra i due sbarchi avvenuti nelle ultime ore: il primo a Leuca, il secondo a Otranto. All'origine, potrebbe infatti esserci la stessa organizzazione: un'ipotesi che sarà valutata in un secondo momento, dopo l'ascolto degli indvidiui fermati e attraverso quello dei migranti approdati.

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