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Giovedì, 28 Marzo 2024
Per il 25 novembre / Otranto

“Stop alla violenza di genere”: incontro nel castello di Otranto

Il Comune propone un’iniziativa nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Appuntamento, domani 25 novembre, alle ore 10 nella sala triangolare

OTRANTO - Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite che ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le Ong a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne.

A Otranto, la commissaria straordinaria, Vincenza Filippi, ha voluto organizzare un’iniziativa contro la violenza di genere, invitando i rappresentanti di varie realtà presenti sul territorio che sostengono le donne.
Il 25 novembre 2022, alle ore 10, presso la sala triangolare del castello aragonese, si terrà “Stop alla violenza di genere”.

Saluti istituzionali di Vincenza Filippi, commissaria straordinaria; interventi: presentazione del corso di difesa personale femminile - Stefano Pezzulla, comandante polizia locale Otranto, Ezio Manzone, presidente federazione italiana difesa personale; Barbara Ferrari, direttrice della comunità Otranto Zoe, e Venusia Guber, psicoterapeuta; Ginetta Martino, presidente Cif Provincia di Lecce; Francesca Lubelli, referente equipe violenza di genere e ambito di Maglie (sportello Antiviolenza Idrusa) e Valeria Seclì, Rete CAV SanFra; Installazione “Era solo uno schiaffo” Consulta Giovanile Otranto - Vittorio Parmiani, presidente

“Questa giornata deve – dichiara la commissaria Filippi - riannodare i fili della memoria per affermare ancor di più i principi del rispetto e della sacralità della vita di ogni essere umano, al di là delle connotazioni di genere. Non si può disconoscere, peraltro, che troppe sono le discriminazioni, le molestie e ogni forma di violenza che le donne costantemente e quasi quotidianamente subiscono nei luoghi di lavoro, tra le mura domestiche. Né si deve far finta di niente e voltarsi dall'altra parte”.

“Quasi ogni giorno – prosegue - i media raccontano di vittime innocenti che lasciano figli inconsapevoli e drammaticamente soli a causa di gesti folli compiuti da partner malati, incapaci veramente di amare perché non rispettano l'altro.  I dati sono drammatici e fotografano situazioni che avvengono in ogni parte del nostro Paese senza distinzioni di ceto o appartenenza. Il lavoro svolto dalla magistratura, dopo l'approvazione della normativa sul codice rosso e dalle forze dell'ordine, è costante, ma per operare un vero cambio di passo nella coscienza collettiva occorre, come sempre, una rivoluzione culturale ed educativa che formi, sin da piccoli, a riconoscere e apprezzare le differenze, al rispetto anche e soprattutto di coloro che versano in condizione di maggiore fragilità e vulnerabilità. Il Comune – conclude - ha promosso questo momento di incontro per riflettere su tale drammatico tema e per contribuire a non dimenticare le tante, troppe, vittime innocenti”.

                                                 

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