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Martedì, 30 Aprile 2024
L'iniziativa

Numero unico emergenza europeo, si parte in Puglia: a maggio attivo nel Salento

Dal 16 aprile la centrale unica di risposta del 1-1-2 sarà avviata nei distretti telefonici delle province di Bari e Brindisi, mentre a Lecce, Gallipoli e Maglie entrerà in funzione da maggio. Fp Cgil, UilFpl e Csa impugnano ordine di servizio

LECCE – A partire da martedì 16 aprile sarà avviato il percorso cosiddetto di “migrazione” delle chiamate di emergenza provenienti dai distretti telefonici 080 (Bari) e 0831 (Brindisi) sul numero unico di emergenza europeo 1-1-2 (Nue 112). Per il Salento, con i distretti di Lecce, Maglie e Gallipoli, l’attivazione partirà il 14 maggio.

Il servizio Nue 1-1-2 è il numero unico di emergenza europeo da chiamare per ogni tipo di richiesta di soccorso e andrà a sostituire gli attuali numeri 112 (carabinieri), 113 (polizia di Stato), 115 (vigili del fuoco), 118 (soccorso sanitario) e 1530 (Emergenza in mare). Questi numeri in Puglia al momento resteranno attivi ma a rispondere sarà la centrale unica di risposta (Cur) che fa riferimento alla struttura speciale regionale di avviamento del Nue, incardinata nel Dipartimento protezione civile della Puglia.

Al Nue lavoreranno le 126 unità di categoria B3 assunte con apposito concorso dalla Regione Puglia lo scorso dicembre le quali, a regime, verranno destinate presso le sedi delle Cur di Modugno (Bari), Foggia e Campi Salentina (Lecce). Gli operatori delle Cur Nue 1-1-2 Puglia sono stati formati per gestire la prima risposta alla chiamata di soccorso e assegnare le chiamate agli enti (centrale di risposta di secondo livello), che garantiscono le operazioni di soccorso, attraverso una più puntuale localizzazione del luogo di intervento e attraverso l’utilizzo di un servizio di interpretariato per i cittadini stranieri. La Centrale unica di risposta del Numero unico di emergenza 1-1-2 è attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Allineandosi agli indirizzi stabiliti dalle direttive europee, il Nue garantisce la gratuità della chiamata, l’accessibilità da qualsiasi terminale e per gli utenti disabili, il servizio multilingua, oltre all’utilizzo di tecnologie che consentono una più accurata localizzazione delle chiamate.

L’ingegnerizzazione del sistema Nue 1-1-2 assicura la continuità del servizio anche attraverso il cosiddetto vicariamento delle centrali (Cur): in caso di aumento del numero delle chiamate per emergenze a impatto diffuso sul territorio (terremoti, alluvioni, incendi), il flusso delle chiamate possono essere distribuite da altre centrali uniche di risposta sul territorio regionale o su altre regioni, al fine di garantire la risposta a tutte le chiamate e aumentare l’efficienza dei tempi di risposta.

Dal prossimo 16 aprile, quindi, i cittadini che chiameranno dai distretti telefonici di Bari (080) e Brindisi (0831), in caso di emergenza e richiesta di soccorso, potranno continuare a usare i numeri (112, 113, 115, 118, 1530) oppure comporre direttamente e unicamente il 112. Seguendo la pianificazione prevista entro il prossimo 28 maggio il servizio N 1-u1-2 sarà attivo su tutta la Puglia. Come detto, a Lecce e nei distretti salentini, si parte il 14 maggio.

Allarme dai sindacati: impugnato ordine di servizio

LECCE – L’annunciata attivazione, dal 16 aprile, della centrale unica di risposta del 1-1-2 sarà avviata nei distretti telefonici delle province di Bari e Brindisi, mentre a Lecce, Gallipoli e Maglie entrerà in funzione da maggio, ma sembra non partire con il piede giusto, vista l’immediata presa di pozione delle organizzazioni sindacali della Fp Cgil, UilFpl e Csa.

Le segreterie regionali e territoriali hanno infatti inviato una richiesta per un incontro urgente al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al commissario straordinario per l’avviamento del Numero unico d’emergenza 112, Salvatore Refolo Salvatore e al direttore del Dipartimento Protezione civile e gestione delle emergenze della Regione, Nicola Lopane, nonché all’assessorato e ai dipartimenti competenti, per evidenziare tutte le criticità del personale regionale in servizio presso la centrale unica di risposta, tra cui anche quella di Campi Salentina.

I referenti delle tre sigle sindacali lamentano il mancato riscontro alle precedenti sollecitazioni e, alla luce dell’annuncio dell’avvio del servizio anche in Puglia contestano tale atteggiamento e  chiedono un incontro urgente al fine di affrontare le gravissime problematiche che investono il personale suddetto e al contempo il differimento dell’attivazione.

Già con una precedente nota del 14 marzo scorso le sigle sindacali in questione, per conto dei dipendenti della Centrale unica di risposta del numero unico d’emergenza 112 di Campi Salentina, esponevano le problematiche organizzative, personali e legali, relative all’avviando servizio di risposta alle chiamate di emergenza localizzato dall’amministrazione, per motivi tecnici e politici, nella centrale di Modugno.

Non seguiva alcun riscontro concreto sino alla disposizione dell’ordine di servizio del 13 aprile scorso, che i sindacati hanno prontamente impugnato, contestandolo in ogni sua parte, e inoltrando la relativa diffida all’attuazione dello stesso, elencando tutte le criticità che non consentiranno ai dipendenti assegnati alla Cur Nue 112 di Campi Salentina, ad esempio, di garantire il servizio a causa dei disagi dovuti ai trasporti, dal momento che pochi possono permettersi un alloggio nei pressi della centrale di Modugno, considerando che, in ogni caso, dovrebbe essere l’amministrazione a provvedere all’organizzazione di mezzi e alloggi, non avendo i dipendenti colpe nella vexata quaestio dell’avvio della Cur salentina.

La richiesta dei sindacati

Da qui la richiesta perentoria del differimento “immediato” della partenza del servizio per il personale di Campi Salentina sino ad una puntuale organizzazione e la richiesta di un incontro urgente per la definizione delle questioni evidenziate da Fp Cgil, UilFpl e Csa.  

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