Babbo Natale arriva in ospedale in motocicletta e distribuisce doni ai piccoli degenti
L’associazione Moto club della polizia della delegazione di Lecce ha realizzato una raccolta di fondi da devolvere in beneficenza per i bambini ricoverati nei reparti pediatrici del Vito Fazzi. La donazione consegnata a don Gianni Mattia
LECCE - Su iniziativa della delegazione leccese dell'associazione Moto club Polizia di Stato e della questura un Babbo Natale speciale e motorizzato nella giornata di ieri ha distribuito i doni ai piccoli pazienti in degenza nei reparti pediatrici dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce. Invece della solita slitta trainata dalle renne, il Babbo Natale sui generis è arrivato in ospedale in sella ad una motocicletta.
I soci dell'associazione Moto Club Polizia di Stato, della delegazione di Lecce (che annovera tra le sue fila appartenenti alla polizia di Stato e simpatizzanti di tutta Italia che hanno in comune la passione per le due ruote), guidati dal sovrintendente Eugenio Ciccarese, hanno realizzato una raccolta di fondi da devolvere in beneficenza.
I beneficiari del lodevole gesto sono stati i piccoli pazienti dei reparti di oncologia pediatrica e pediatria dell'ospedale Vito Fazzi. Così ieri mattina, a ridosso ormai delle festività natalizie, accompagnati dal vicario del questore, Francesco Triggiani, un gruppo di soci del moto club ha consegnato il frutto della raccolta a don Gianni Mattia, cappellano dell'ospedale e fondatore dell’associazione "Cuore e mani aperte onlus", che si occupa anche della Bimbulanza, per il trasporto dei piccoli pazienti.
La somma, donata dal moto club leccese, verrà utilizzata per sostenere le spese di famiglie meno abbienti che hanno bisogno delle cure per i loro piccoli in centri ospedalieri specializzati lontani da casa.
La cerimonia di consegna del simbolico assegno è avvenuta nella cappella all'interno dell'ospedale da dove poi, don Gianni ha accompagnato i "babbocentauri" nei reparti dov'era consentito l'accesso. Qui sono stati distribuiti i regali ai piccoli pazienti che erano insieme alle loro mamme, donne coraggiose che, nonostante tutto, non hanno risparmiato i loro sorrisi a chi ha cercato, anche solo per un attimo, di rasserenare la giornata dei loro bambini e augurato una pronta guarigione.
