rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità

Le infezioni da Covid prendono piede tra i giovani. Lopalco: "Vaccinare senza sosta"

Come atteso e come accaduto già in altri paesi europei, l'incidenza di nuovi casi su base settimanale aumenta. E l'assessore regionale alla Sanità lega l'introduzione di restrizioni all'andamento della campagna vaccinale

LECCE - Sono 97 i nuovi casi di Covid rilevati in Puglia e 39 si riferiscono alla provincia di Lecce. Per trovare un dato simile bisogna risalire indietro nel tempo di circa venti giorni: il 22 giugno le diagnosi di infezione furono 92 su una base di 8.033 test, circa 500 in più del numero riportato nel bollettino epidemiologico odierno

Si conferma dunque una tendenza abbastanza chiara ad un aumento dei contagi: una settimana addietro i casi emersi furono 60 su poco più di 7.122 tamponi fatti. Certo, non si tratta di confronti da prendere alla lettera, perché tra i test si considerano anche quelli fatti sui casi già noti per verificarne l'eventuale guarigione dall'infezione, ma che la discesa della curva sia finita è un dato acquisito.

Del resto basta vedere l'andamento registrato negli altri paesi europei, dove la variante Delta, caratterizzata da maggiore contagiosità, si è diffusa prima innescando in anticipo dinamiche al rialzo rispetto a quanto sta avvenendo in Italia. In Spagna, per esempio, dove peraltro la copertura vaccinale completa è molto simile a quella raggiunta in Italia (45 percento della popolazione), alcune Comunità (l'equivalente delle nostre regioni) hanno già introdotto restrizioni, a partire dal coprifuoco, indirizzate soprattutto ai più giovani che rappresentano la fetta di cittadinanza più suscettibile perché meno vaccinata. 

I ragazzi si infettano e spesso nemmeno se ne accorgono, perché la sintomatologia è assente o blanda, ma non di meno rappresentano un veicolo di contagio per le fasce di età superiori e in particolare per coloro che non sono ancora vaccinati (o che non intendono vaccinarsi o che lo sono solo parzialmente). Esiste, infatti, una correlazione documentata e inoppugnabile tra età e probabilità di ricovero. E non va trascurato che anche tra i più giovani la possibilità di aver bisogno di cure ospedaliere non è pari a zero. 

Per tornare nei confini locali: l'incidenza in Puglia è ora di 8,7 nuovi casi ogni 100mila abitanti, su sette giorni (+2 rispetto al dato di una settimana addietro); di 13,3 nella provincia di Lecce (+0,6 rispetto a una settimana addietro). Il dato delle ospedalizzazioni prosegue nella fase discendente: da 82 a 77 degenti nelle strutture pugliesi, mentre il numero di attuali positivi è passato da 1.879 a 1.712: due sono stati i decessi registrati e 263 le "avvenute guarigioni".

Per quanto riguarda la campagna vaccinale è stato somministrato in Puglia il 93.8 percento delle dosi consegnate dal commissario nazionale per l’emergenza, 4.290.197 in totale. “Il vaccino è l’unica arma a nostra disposizione per sconfiggere il virus - ha dichiarato l'assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco -. L’arrivo di varianti più diffusive attacca soprattutto la parte di popolazione non vaccinata, mentre ha un impatto molto inferiore su quella parte già completamente vaccinata, per la quale i casi gravi che necessitano cure intensive sono in drastico calo. Superare 4 milioni di somministrazioni in pochi mesi è sicuramente un ottimo risultato, ma occorre vaccinare presto e bene, recuperando soprattutto le classi di età più a rischio. In caso contrario, l’impatto sui sistemi sanitari che sono già stati messi a dura prova in inverno e primavera, potrebbe indurre le autorità all’introduzione di nuove restrizioni sociali”. 

In provincia di Lecce nelle ultime 24 ore (dato aggiornato alle 17) sono state fatte circa 7.500 vaccinazioni.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le infezioni da Covid prendono piede tra i giovani. Lopalco: "Vaccinare senza sosta"

LeccePrima è in caricamento