Due decessi e 12 posti letto occupati in una settimana: l'epidemia non affonda il colpo
Mentre l'incidenza di nuovi casi continua a crescere, ma senza strappi, l'andamento della campagna vaccinale sembra già aver offerto un contributo importante nella riduzione dell'impatto del contagio
LECCE - Aumenta di due unità il numero dei pazienti ricoverati per Covid negli ospedali pugliesi, senza che siano registrati ulteriori decessi. Dodici sono in terapia intensiva (con un nuovo ingresso nelle ultime 24 ore), 84 nei reparti ordinari (Malattie infettive, Pneumologia).
Il bollettino epidemiologico regionale riferisce di 236 test positivi, di cui 44 di residenti in provincia di Lecce. I test sono stati complessivamente 12.668 ma i nuovi casi testati sono stati 3.465, con un tasso di positività dunque di poco meno del 7 percento. L'incidenza, su base settimanale, è ora di quasi 39 nuovi casi ogni 100mila abitanti per quanto riguarda la provincia di Lecce (pochi decimali in più rispetto al valore che si aveva ieri) e di 33 in ambito regionale (ieri era di 31.3).
Secondo i più recenti aggiornamenti del governo, sarà la combinazione tra incidenza e carico ospedaliero a determinare la collocazione delle regioni nella fasce di rischio e l'eventuale varo di misure restrittive. Il numero dei nuovi positivi, infatti, di per sé ha una importanza relativa rispetto a quanto successo in passato, perché la vaccinazione di massa sta consentendo al sistema di ospedaliero di affrontare un carico meno impegnativo: il livello non è uguale in tutte le regioni, ma non ci sono emergenze in questo momento.
In base a questo ragionamento si può affermare che al momento, con quasi il 60 percento della popolazione pugliese che ha completato la vaccinazione, le conseguenze della diffusione del contagio sono molto meno gravose che nelle precedenti ondate epidemiche. Secondo l'aggiornamento delle 17, nelle 24 ore precedenti sono state somministrate in Puglia altre 37.280 dosi di vaccino, di cui circa 6.500 in provincia di Lecce.
