Canalone e baia di Porto Badisco, tavolo tecnico per garantire sicurezza e fruizione
Questa mattina l’incontro in Comune per avviare la progettualità lungo la zona costiera idruntina alle prese con i fenomeni di erosione e la pericolosità geomorfologica e “indebolita” dall’alluvione del 2021
OTRANTO - Le immagini del disastro ambientale creato dal maltempo e dall’alluvione del 2021 sono ancora impresse nella mente e hanno determinato il peggioramento della stabilità idraulica e geomorfologica dell’area costiera del canalone e della baia di Porto Badisco. E non sono mancate anche le ordinanze di interdizione per il pericolo di crolli e sfaldamenti, emanate dall’autorità marittima a salvaguardia dell’incolumità pubblica.
Ora il Comune di Otranto e la Regione in primo luogo e tutti gli attori tecnici e istituzionali interessati si sono ritrovati intorno al tavolo tecnico, convocato questa mattina presso il municipio idruntino, per porre le basi per un progetto condiviso e attuabile in tempi ragionevoli per la messa in sicurezza e la riqualificazione del canalone e della baia di Porto Badisco. Nel tentativo di contemperare da un lato la salvaguardia naturalistica dei luoghi e dall’altra la pressante richiesta della fruizione pubblica di uno dei tratti costieri più suggestivi del litorale adriatico.
Il tavolo tecnico è stato presieduto dal sindaco Francesco Bruni alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio e dei vari dirigenti e funzionari responsabili di settore della Soprintendenza al paesaggio, della Provincia di Lecce, del Servizio regionale Parchi e tutela della biodiversità, del Comitato esecutivo del Parco Otranto-Leuca. Presenti anche l’assessore comunale al’Urbanistica, Serena Rosati e il consigliere provinciale con delega all’Ambiente, Fabio Tarantino.
Tutti gli intervenuti, ciascuno per le proprie competenze, hanno messo in risalto l’importanza di una visione strategica per la tutela, valorizzazione e fruizione della baia di Porto Badisco, che segua un approccio integrato fra i diversi saperi e le diverse competenze e che individui tutti i valori e gli elementi naturali ed antropici presenti in un’area più vasta, ma appartenente allo stesso sistema ecologico che comprende il sito di Porto Badisco.
Nel contempo è stata manifesta grande attenzione all’individuazione di ulteriori misure urgenti, per mettere in sicurezza l’area e disciplinare gli accessi, scelte orientate a consentire un’utilizzazione ragionata e disciplinata da parte della comunità. Quest’ultimo aspetto deve comunque essere attivato nel pieno rispetto delle caratteristiche paesaggistiche, naturalistiche e geomorfologiche del sito, tenendo altresì conto dell’elevato rischio di pericolosità geomorfologica (zone Pg2) e idraulica da tempo presenti nell’area.
Il Comune di Otranto, con il supporto e il confronto con i componenti del tavolo tecnico, ha comunque sottolineato l’importanza di prestare attenzione alle richieste della collettività e, nel manifestare la necessità di contemperare le stesse con il rispetto dell’ambiente e della sicurezza, si attiverà per predisporre le ulteriori misure urgenti coinvolgendo, oltre ai partecipanti odierni, anche gli altri enti che dovessero essere competenti.