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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Centro sportivo e fondi per lo stadio: “Nessuno scontro tra Comune e club”

Comunicato congiunto di Salvemini e Sticchi Damiani: i terreni privati indicati dal club sono gravati da vincoli e tutele regionali introdotti nel 2015. Giochi del Mediterraneo: massima collaborazione per rendere concreto il progetto di restyling del Via del Mare

LECCE – Con una nota a firma congiunta, il presidente dell’Us Lecce Saverio Sticchi Damiani e il sindaco del capoluogo salentino, Carlo Salvemini, hanno chiarito i termini attuali del nodo relativo alla realizzazione del nuovo centro sportivo.

“Da parte nostra - hanno scritto i due massimi responsabili -, intendiamo rassicurare la città e i tifosi che non c'è nessun conflitto aperto tra la società e l’amministrazione comunale. Che invece collaborano costantemente, nella gestione dello stadio, dato in concessione decennale, nel lavoro per l’ottenimento di un investimento pubblico per il restyling dell’impianto. Il Comune di Lecce e l’Us Lecce sono impegnate fianco a fianco nella sfida della Serie A e non possono permettersi di vivere un rapporto conflittuale invece di marciare unite, con il massimo impegno, nella stessa direzione. Ed è bene ribadirlo congiuntamente”.

La sottolineatura arriva per disinnescare le narrazioni che erano arrivate addirittura a parlare di “guerra” tra Comune e società, come se il calcio fosse un’arma da brandire in uno stato di permanente campagna elettorale. Non c’è dubbio che nei giorni sia emersa una diversa interpretazione di alcune questioni tecniche, tanto che la società di via Costadura aveva replicato a una nota dell’amministrazione (fatta a sua volta in replica ad alcuni articoli) parlando di una “comunicato generico e approssimativo”.

Con la nota odierna primo cittadino e presidente hanno illustrato meglio i termini della vicenda: “Sul nuovo centro sportivo si è tenuto un confronto, apertosi a fine novembre, per verificare la percorribilità dell'investimento su terreni privati individuati dalla società. Nel corso del primo e al momento unico incontro in Comune è emerso che l’area privata individuata dall’Us Lecce come prima opzione, seppur urbanisticamente idonea ai sensi del Piano Regolatore Vigente (adottato nel 1983, definitivamente approvato nel 1989), è sottoposta a vincoli e tutele sovraordinate dovute all’introduzione nel 2015 del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale che lì individua aree a prati e pascoli naturali. Un inquadramento giudicato al momento non adeguato rispetto alle necessità e ad un progetto che sia attuabile in tempi ragionevoli”.

Si dice, in pratica, che la situazione giuridica di quei terreni, per l’intervento di una pianificazione urbanistica regionale, non è compatibile con lo sviluppo di un progetto da realizzare in tempi brevi, perché la modifica di quei vincoli implicherebbe tempi e modalità definite dalla legge e chiamerebbe in causa più enti, il cui parere è necessario.

“Con spirito collaborativo – prosegue la nota congiunta - il Comune ha comunque messo a disposizione il proprio settore Urbanistica per ogni ulteriore approfondimento istruttorio da condividere con Us Lecce, da cui è emerso, sempre da un primo esame, l’inesistenza di aree private idonee ad ospitare il progetto del centro sportivo sull’intero territorio comunale”. Insomma, la ricognizione non ha indivudato, al momento, terreni di proprietà privata abbastanza estesi e già predisposti urbanisticamente (una decina di ettari per realizzare quattro campi di gioco di dimensione regolamentari più strutture annesse) per soddisfare l'aspirazione del Lecce di avere in tempi brevi un centro sportivo.

Il chiarimento di Sticchi Damiani e Salvemini si conclude con un accenno ad un’altra sfida importante dal punto di vista delle strutture a servizio del club: “Nessun conflitto, nessuno scontro, nessuna guerra. Ma dialogo e confronto finalizzato a dare informazioni, precisare contesti, condividere opportunità. Come quella che ci vede fianco a fianco nel progetto di investimento sullo stadio per i Giochi del Mediterraneo grazie anche alla disponibilità dell’Us Lecce di offrire un piano di fattibilità tecnica economica funzionale a sbloccare gli 11 milioni e 300mila euro che il Comune è riuscito ad assicurare per il restyling dello stadio. Al lavoro quindi, insieme, nell’interesse della città e dei suoi tifosi”.

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