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Chiazze oleose e schiuma, campionamenti nel tratto dove si lavora per Tap

Il ministro Sergio Costa: "Per ora segnalata solo una lieve iridescenza da idrocarburi, ma continueremo a monitorare". Sul posto guardia costiera e tecnici dell'Arpa

SAN FOCA – Chiazze oleose e schiuma di fronte alla scogliera di San Foca, i cittadini segnalano e il ministero dell’Ambiente attiva il Reparto ambientale marino delle Capitanerie di porto. Gli avvistamenti sono avvenuti di fronte al litorale della marina di Melendugno, laddove in questi giorni è giunta la nave la nave Adhemar de Saint Venant della Jean De Nul Loxembourg Sa, la quale, per conto del consorzio Tap, sta procedendo all'installazione delle palancole che serviranno ad attutire la dispersione del sedimento marino movimentato dalla penetrazione della talpa meccanica che scaverà il tunnel del tratto finale del gasdotto.

Il ministro Sergio Costa ha disposto di monitorare queste chiazze e di effettuare alcuni campionamenti. Per questo, nella mattinata, militari della guardia costiera e personale dell’Arpa sono usciti in mare con una piccola unità da pesca. Hanno effettuato tre prelevamenti a diverse distanze dalla costa e un quarto a terra. I risultati si conosceranno nei prossimi giorni.

Il ministro ha voluto ringraziare la guardia costiera per l’intervento, precisando che per ora “è stata segnalata solo una lieve iridescenza da idrocarburi”. “Questo – ha precisato - non vuol dire che l’azione di controllo si fermi qui, abbiamo chiesto di pianificare un pattugliamento continuo per l’intera giornata odierna”. “I cittadini sono delle sentinelle preziose sul territorio e questo governo – ha concluso -, questo ministero, conta su di loro per avere tanti occhi sulle emergenze che interessano l'ambiente nel nostro Paese”.

La nave battente bandiera lussermburghese è salpata dal porto di Brindisi, alla volta di San Foca, nel primo pomeriggio del 30 ottobre, dopo il via libera del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, avvenuto in seguito alle valutazioni proprio del ministero dell’Ambiente, che non ha ravvisato profili d’illegittimità nelle procedure autorizzative. Da quel momento, s’è scatenata un’ondata di malcontento nei confronti dei rappresentati salentini del Movimento 5 stelle, con i No Tap in prima linea.

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