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Lunedì, 29 Aprile 2024
A Trepuzzi / Trepuzzi

Pari opportunità e politiche di genere, insediata la commissione comunale

Ieri la riunione del nuovo organismo che ha eletto come presidente Daniela Montegiù e che opererà per individuare le strategie volte alla democrazia paritaria sul territorio di competenza

TREPUZZI – Pari opportunità tra donne e uomini, politiche di genere e diritti civili al centro della propria agenda: si è insediata nel pomeriggio di ieri, a Trepuzzi, la nuova commissione cittadina che si occuperà di questi temi, dopo l’approvazione avvenuta con delibera di consiglio, la numero 8 dell’11 aprile scorso.

Dell’organismo fanno parte Daniela Montegiù, Natascia Mosca, Gisella Persico, Francesca Monti, Anna Vanessa Scardia, Rosangela Giurgola, Silvia Ciardo, Loredana Rampino, Miriana Longo, Franca Leo e Anna Maria Ingrosso.

Da regolamento fanno parte di diritto, senza diritto di voto, la presidente del consiglio comunale con delega alle Pari opportunità, Annamaria Capdodieci, e le consigliere comunali elette Lucia Caretto, Laura Di Bella, Gabriella Giurgola, Alessandra Nicolaci, Katia Orlandi, Oronza Lucia Renna, Maria Assunta Sanghez. Per acclamazione è stata eletta presidente della commissione Daniela Montegiù, vicepresidente Anna Vanessa Scardia.

La commissione opererà per individuare le strategie volte a raggiungere la democrazia paritaria in giunta e negli incarichi di nomina e l’equilibrio della rappresentanza tra uomini e donne in tutti i luoghi decisionali del territorio comunale, promuovere l’ottica di genere in ogni momento dell’azione politica e amministrativa, prevenire e contrastare la violenza nei confronti delle donne e i comportamenti e gli episodi di omofobia, sensibilizzare e superare gli stereotipi sessisti, valorizzare la cultura di genere, promuovere l’empowerment psicologico delle donne.

E ancora favorire lo scambio di buone pratiche fra soggetti femminili espressioni delle realtà politiche, culturali, associative e del mondo del lavoro, rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale, culturale e istituzionale, intervenendo sui modelli culturali e sociali di genere, che costituiscono discriminazione diretta e indiretta nell’ambito delle politiche di parità tra donne e uomini, e pari opportunità per tutti/e, e nelle politiche relative alle tematiche Lgbt.

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