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Sabato, 27 Aprile 2024
Fino al 30 settembre

Il complicato rapporto tra residenti e movida: ordinanza sindacale

Provvedimento simile a quelli già adottati nelle principali località costiere. Prevede la chiusura dei locali pubblici alle 2 e lo stop alla musica all'esterno a mezzanotte. Il sindaco: “La notte è di tutti”

LECCE - Chiusura dei locali pubblici alle 2 di notte, con mezzora di tolleranza per ritiro attrezzature e pulizia degli spazi, e stop alla musica a mezzanotte. 

Dopo le raccomandazioni del Comitato provinciale per l'ordine a la sicurezza pubblica di metà giugno e l'adozione di analaoghi o simili provvedimenti nelle principali aree turistiche - Gallipoli, Porto Cesareo, Ugento, Castro, Melendugno - anche nella città capoluogo è arrivata la firma dell'ordinanza sindacale che punta a un maggiore equilibrio tra le dinamiche della movida e le esigenze dei residenti. 

Il primo cittadino ha così motivato il provvedimento che sarà in vigore dal 15 luglio al 30 settembre e che riguarda il centro storico e quello moderno: “La presenza nelle strade nelle ore notturne di consistenti flussi di giovani leccesi o in arrivo dalla provincia, insieme a quella dei tanti giovani turisti che in questo periodo scelgono di trascorrere le loro vacanze in città, non può contrastare o impedire il diritto al riposo e alla quiete nelle ore notturne dei residenti del centro storico e delle aree del centro città più interessate dalla cosiddetta movida. Questa decisione è frutto di una scelta politica e dell’idea che come amministrazione abbiamo dei limiti che è necessario imporre alle legittime attività di svago, divertimento, relax in una città come la nostra. Discende dalle indicazioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza e dalle relazioni della questura rivolte alle città turistiche del Salento. Giunge dopo il confronto con le associazioni di categoria. È frutto dell’ascolto di decine di segnalazioni, lettere, incontri, racconti, conversazioni con i residenti delle zone interessate. Portatori di diritti e di legittime rivendicazioni che la mia amministrazione non intende ignorare”.

Nello specifico, l'ordinanza interessa l'area delimitata viale Calasso, viale De Pietro, via San Francesco D'Assisi, via Felice Cavallotti, viale Otranto, viale Gallipoli, viale dell'Università, quindi il centro storico, comprese via Egidio Reale, viale Taranto e la zona della stazione con via Oronzo Quarta e via don Bosco. Il provvedimento investe anche il centro moderno e più precisamente la parte di citta perimetrata da via San Francesco d'Assisi, via Imperatore Adriano, via del Mare, viale Japigia, Via 95esimo Reggimento Fanteria oltre via Benedetto Croce e Piazza Partigiani.

Gli artisti di strada sono chiamati, dalle 23 a non utilizzareamplificatori e percussioni. Da Palazzo Carafa fanno sapere che l'ordinanza si inquadra nell'orientamento già formalizzato nel Documento Strategico del Commercio, al quale hanno collaborato i rappresentanti delle associazioni di categoria, che prevede il blocco per i prossimi due anni di nuove aperture di bar e ristoranti e di distributori automatici per i prossimi tre, mentre per quelli già in funzione è previsto il divieto di vendita di alcolici e l'obbligo di delimitare l'ingresso con porte o con il presidio di personale.  Nei prossimi giorni sarà distribuito agli esercenti un vademecum con le regole in vigore su somministrazione di alcool e bevande, su tavolini e dehors, pulizia e decoro, musica e concerti.

“È estate, divertiamoci e lavoriamo insieme per la crescita dell’economia cittadina. Ma non dimentichiamoci che la città, come la notte, è di tutti”, ha chiosato il sindaco. 

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