rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Episodio singolare

Inizia la prova d'ingresso, poi lo stop: nel plico c’era il test sbagliato

Brutta sorpresa per i partecipanti alla selezione per il corso triennale in Professioni Sanitarie dell'Università del Salento: hanno ricevuto i quiz destinati a quello magistrale

LECCE – Nulla di fatto per i 226 candidati che si sono presentati oggi, presso il Palafiere di Lecce, al test di accesso per il corso triennale in Professioni Sanitarie dell’Università del Salento.

A pochi minuti dall’inizio della prova, infatti, è arrivato l’ordine di sospensione e poi l’indicazione generica di un rinvio a data da destinarsi. La ragione di quanto accaduto sta, secondo quanto riferito da fonti di Unisalento, nel fatto che il plico consegnato alla commissione dal consorzio interuniversitario che fornisce supporto e servizi agli atenei conteneva un test per un corso magistrale (e non triennale).

Alla stessa conclusione, grosso modo, erano arrivati alcuni partecipanti notando alcune diciture presenti sul foglio della prova stessa. Immediate le lamentele che Unione degli Studenti ha raccolto e amplificato, ricordando anche di essersi sempre opposto, come sindacato, al numero chiuso.

L’episodio è giunto anche all’attenzione di uno studio legale: “Si tratta di una gravissima illegittimità – hanno dichiarato in una nota gli avvocati Francesco Leone, Simona Fell, Floriana Barbata e Chiara Campanelli dello studio legale Leone – Fell & C. – poiché il test è unico per tutte le sedi. E sappiamo bene quanto lavoro ci sia dietro alla preparazione per un test d’accesso e sottoporre questi ragazzi a un’ulteriore prova è davvero impensabile”.

I legali ricordano un precedente che potrebbe in qualche modo fare giurisprudenza: nel 2017 un caso da loro ritenuto analogo si è verificato nella facoltà di Biotecnologie, Scienze Biologiche, Scienze Farmaceutiche applicate, Chimica e Farmacia dell’Università di Firenze che successivamente ha deciso di ammettere tutti gli studenti ammessi al test.

“Riteniamo – concludono gli avvocati – che si possa procedere allo stesso modo. Per tale ragione procederemo a inviare per conto dei ragazzi di Lecce una diffida gratuita per chiedere al ministero di procedere con l’immatricolazione, affinché non siano sempre gli studenti a pagare le colpe di chi ha commesso l’errore”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Inizia la prova d'ingresso, poi lo stop: nel plico c’era il test sbagliato

LeccePrima è in caricamento