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Domenica, 28 Aprile 2024
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Trasparenza e legalità, Confindustria aderisce al protocollo antimafia

Gli industriali leccesi hanno formalizzato la sottoscrizione in Prefettura. Potranno accedere alla banca dati nazionale e i consociati potranno anche procedere al riscontro dei profili dei fornitori

LECCE – Come già avvenuto per Ance nel settore edilizio, anche Confindustria Lecce aderisce al Protocollo di legalità stipulato tra il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e il presidente nazionale degli industriali, Carlo Bonomi. Un passo importante e che ha come obiettivo prevalente quello di contribuire a un sano sviluppo del mercato, rafforzando i presidi di legalità nei settori dell’industria manifatturiera e dei servizi, attraverso l’estensione delle cautele antimafia, dando così attuazione al cosiddetto “Codice antimafia” introdotto Decreto semplificazioni del 2020.

L’adesione è stata formalizzata oggi e grazie a essa Confindustria Lecce sarà abilitata all’accesso della banca dati nazionale unica della documentazione antimafia. Le imprese aderenti, a loro volta, potranno procedere al riscontro del profilo antimafia, sia nei riguardi delle proprie compagini aziendali, sia nei confronti dei fornitori ed esecutori di lavori che avranno manifestato in via preventiva la disponibilità a sottoporsi a questo tipo di controllo.

Ciò permetterà alle imprese virtuose di tutelarsi da fenomeni striscianti di condizionamento mafioso atteso il vincolo di stipulare contratti o subcontratti in via esclusiva con soggetti di cui sia stata accertata l’insussistenza di motivi che possano essere da ostacolo.

L’adesione di Confidustria Lecce al patto è stata presentata questa mattina nel Salone degli Specchi della Prefettura. Erano presenti il prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio, e il presidente di Confindustria Lecce, Nicola Delle Donne, oltre ai vertici delle forze di polizia e dei rappresentanti di Comune e Provincia.

IMG_6880-3“Il Protocollo - ha dichiarato il prefetto Trio - è un’importante strumento per tutelare il mercato dell’economia legale dai rischi di inquinamento mafioso, e mi auguro che possa rivelarsi funzionale al rilancio economico anche di questa provincia, favorito dalle risorse a valere sul Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Il presidente Delle Donne, dal canto suo, ha espresso soddisfazione, sottolineando l’importanza di accrescere, tra i consociati, la fiducia nelle istituzioni e nelle forze dell’ordine, promuovendo la cultura della legalità presso le imprese.

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