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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Mobilitazione contro la politica dei tagli, i lavoratori di Enel incrociano le braccia

A Lecce sit-in a partire dalle 7,30 davanti alla sede di via Potenza. Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil accusano: "Manca un piano industriale di sviluppo e creazione di valore"

LECCE - “Governo e Parlamento vigilino e agiscano concretamente contro la smobilitazione in atto nel gruppo Enel”. È questa la richiesta dei sindacati Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil, che per domani, venerdì 8 marzo, hnno indetto una giornata di sciopero riguardante tutti i lavoratori del Gruppo Enel in Italia.

A Lecce, oltre allo sciopero è programmato un sit-in davanti alla sede di via Potenza a partire dalle 7,30 e fino alle 10. A scioperare saranno tutti i lavoratori del gruppo, con l’eccezione di chi opera nelle centrali termoelettriche, le cui manifestazioni seguiranno un calendario diverso. Dal 24 febbraio (quando sono iniziate le prime mobilitazioni), fino al prossimo 24 marzo, i lavoratori hanno scelto di dire stop agli straordinari programmabili, alle ore viaggio e alle modifiche temporanee di orario di lavoro. Durante la mobilitazione saranno ovviamente garantiti i livelli di servizio previsti dalla legge e dagli accordi vigenti.

“Lo sciopero è l’estremo atto di responsabilità di chi è preposto al buon funzionamento del servizio elettrico e ne vedono l’indebolimento, giorno dopo giorno”, precisano le segreterie territoriali di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil. “Lo sciopero è causato dalla miope gestione del nuovo management che sta distruggendo un patrimonio di eccellenza nazionale, volgendo l’attenzione esclusivamente agli aspetti finanziari a discapito dell’occupazione, della qualità del servizio e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.

“Lavoratrici e lavoratori sono preoccupati - proseguono i sindacati -, protestano perché Enel non ha il coraggio di compiere le scelte di necessarie per il Paese: manca un piano industriale di sviluppo e creazione di valore, nessuna strategia di lungo periodo, né su come superare il fossile o come sfruttare le tecnologie green. L’unico modo che Enel riesce a trovare per produrre utili è la riduzione dei costi: peccato che con i dividendi non si metta in sicurezza il Paese, non si accendono le luci. Enel, è bene ricordarlo, vive grazie alle bollette che pagano gli italiani. Dovrebbe diventare protagonista delle transizioni energetica e digitale del Paese, puntare sull’elettrificazione dei consumi”.

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