rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Costi eccessivi per logistica e manodopera / Leverano

Nuovo grido di dolore dei florovivaisti: “Il nostro settore in crisi. Confronto e aiuti per i produttori”

Non solo i trattori in marcia e le proteste autonome degli agricoltori salentini. Da Leverano il consigliere comunale e coltivatore del settore, Roberto Mangia, sollecita anche l’amministrazione comunale ad avviare un’interlocuzione più incisiva

LEVERANO - Non solo i trattori in marcia e le proteste autonome degli agricoltori salentini in lotta contro le politiche comunitarie, i costi, i ritardi e le lentezze burocratiche per fronteggiare la crisi generata dall'emergenza Xylella.

Da Leverano si innalza un altro grido d’allarme e di dolore che proviene dal comparto del florovivaismo dove produttori e coltivatori chiedono con insistenza alla politica e alle istituzioni di poter contare su un’interlocuzione proficua che ora non sembra esserci o comunque fornire le garanzie sperate.

“Il florovivaismo ha subito enormi mutamenti negli ultimi vent’anni per essere al passo con le esigenze del mercato” evidenzia il consigliere comunale di Leverano, Roberto Mangia, già operatore del settore florovivaistico, “nella nostra Leverano, per esempio, prima si producevano molti garofani, gladioli e lilium. Oggi, invece, il mercato internazionale ci chiede ranuncoli, statice, anemoni e girasoli. In questo contesto, in cui i produttori hanno cercato, con successo, di raccogliere le sfide, sono subentrati però diversi problemi che frenano lo sviluppo del settore”.

“A titolo esemplificativo e non esaustivo, citiamo i costi molto alti delle materie per poter ottenere il raccolto” esplicita Mangia, “dal gasolio alla plastica, dai concimi ai prodotti fitosanitari. Sono macrofattori che hanno investito tutto il settore nazionale, ma ci sono anche questioni prettamente locali che incidono gravemente sulla tenuta del sistema produttivo”.

Tra queste il consigliere di Futuro sostenibile mette in rilievo anche le azioni dell’amministrazione comunale, che a suo dire sarebbe “lontana dal florovivaismo” non fornendo alcun supporto concreto ai produttori che vogliono, per esempio, inserirsi nel commercio internazionale.

“Per loro, non c’è alcun percorso guidato” lamenta Mangia, “e il Comune non offre servizi di supporto. Il che significa dover affrontare, in perfetta solitudine, problemi di costi alle stelle per la logistica e la manodopera: costi a volte insostenibili per le attività”. Da qui l’appello ad un confronto ed una’azione più incisiva per supportare produttori e coltivatori di fiori e piante.      

Roberto Mangia

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuovo grido di dolore dei florovivaisti: “Il nostro settore in crisi. Confronto e aiuti per i produttori”

LeccePrima è in caricamento