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Lunedì, 29 Aprile 2024
Biodiversità nel Salento

Oasi delle Cesine: due specie di uccelli nidificano per la prima volta

Coppie di svasso piccolo e di moretta tabaccata hanno scelto la riserva naturale nei pressi del capoluogo, mentre il moriglione nell'area lacustre vicino Otranto dove l'ultima osservazione sulla riproduzione risaliva al 1956

LECCE – La loro presenza nel Salento era stata già attestata, durante il periodo invernale o migratorio, ma non erano mai stati osservati costruire il nido nelle aree protette del territorio: si tratta dello svasso piccolo (Podiceps nigricollis), del moriglione (Aythya ferina) e della moretta tabaccata (Aythya nyroca).

La mappa della biodiversità della provincia di Lecce si arricchisce, dunque, di nuovi tasselli grazie alle indagini fatte nell'ambito del progetto MoSSHa (monitoraggio specie siti e habitat Natura 2000 in Puglia) dell'Università del Salento: i rilievi dell’avifauna acquatica sono stati coordinati dall’ornitologo Rosario Balestrieri presso Palude della Contessa, Le Cesine, Laghi Alimini, Acquatina di Frigole e Palude del Capitano: “È davvero un privilegio - ha dichiarato l'esperto - aver avuto attraverso questo con progetto la possibilità di osservare da vicino l’avifauna acquatica del Salento, un territorio meraviglioso e ancora poco conosciuto al grande pubblico. Un luogo in cui in un mare cristallino si possono osservare specie rare come fraticelli e gabbiani corsi pescare a poca distanza dai bagnanti. Un luogo complesso e fragile in cui il turismo può essere proiettato nel futuro solo in una chiave sostenibile”.

Importante è stata la collaborazione dei birdwatchers locali che hanno condiviso le proprie osservazioni più interessanti. Due delle nidificazioni accertate sono avvenute alle Cesine (oasi WWF oltre che riserva naturale, zona speciale di conservazione e zona di protezione speciale). In questa area umida non distante dal capoluogo sono state censite negli anni oltre 200 diverse specie di uccelli. È stato il biologo e birdwatcher Leonardo Chiriacò a notare prima una femmina di moretta tabaccata seguita da 12 anatroccoli e poi una coppia si svassi accompagnata dal loro piccolo: “La presenza di tanti appassionati birdwatchers sul territorio - ha commentato - da decenni fornisce agli studiosi spunti e novità, oltre ad una grande quantità di dati che difficilmente potrebbero essere raccolti in altra maniera. Da qualche anno è possibile parlare addirittura di citizen science, la scienza fatta dai cittadini ovvero la possibilità offerta a tutti, anche i meno esperti, di contribuire alla conoscenza scientifica segnalando, per esempio sui social o su apposite piattaforme online, le osservazioni fatte anche nel giardino di casa”.

Moretta Tabaccata - Foto Savero Gatto (3)

I rilievi sono stati pianificati per tutto il periodo primaverile ed estivo con Giuseppe De Matteis, che gestisce l’oasi: “Le modalità di scelta di un luogo per la nidificazione - ha spiegato - dipendono da diversi fattori, il monitoraggio costante ed il coinvolgimento di studiosi ed appassionati ci aiuta a comprendere meglio lo stato di salute della riserva e di individuare ed adottare misure adeguate per conservare o, eventualmente, mitigare eventi o presenze di disturbo. L'importanza di tali osservazioni ci suggerisce l'essenzialità e l'opportunità di tutelare e conservare aree come Le Cesine che diventano scrigni di biodiversità ed esempi di buone pratiche.”.

La terza nidificazione accertata è stata quella ai Laghi Alimini da parte del moriglione, una specie di anatra rilevata con frequenza nei periodi di passaggio e svernamento ma di cui non era mai stata osservata la riproduzione: una coppia è stata osservata con sei anatroccoli al seguito. Nello stesso sito è stato osservato più volte anche il falco pescatore che fino al 1956 ha sempre nidificato nell’area, ultimo luogo di riproduzione in Italia prima del progetto di ricostituzione di una popolazione che è stato portato avanti con successo in Toscana con la prima nidificazione nel 2011.

Moriglione con prole - Foto Rosario Balestrieri-3

Focus sulle specie

Svasso Piccolo: il 70 per cento della popolazione nidificante in Europa si concentra fra Ucraina e Russia Sud Occidentale. Durante l’inverno la sua presenza è abbondante e diffusa in Italia dove frequenta principalmente lagune costiere e litorali, ma anche grandi laghi interni. Nel nostro paese è estremamente rara come nidificante. In Puglia la specie è osservabile principalmente durante le migrazioni e lo svernamento, con casi rari di nidificazione nelle zone umide del Golfo di Manfredonia, mentre in Salento non era mai stata rilevata la nidificazione e le recenti osservazioni aggiungono un ottavo sito certo in Italia per la riproduzione di questa specie.

Moretta Tabaccata: in Italia la specie è considerata “in pericolo” e per questo è inserita in numerose categorie di tutela. Predilige acque aperte dolci o poco salate, caratterizzate dalla presenza di densa vegetazione acquatica. La popolazione nidificante è composta da un numero stimato di circa 90 coppie, dislocate in piccoli nuclei riproduttivi sparsi lungo lo stivale, in Sardegna e Sicilia. La specie in Puglia è presente regolarmente tutto l’anno, principalmente localizzata in Salento e nel Foggiano. Le nidificazioni sono concentrate nella Daunia Risi, nel Lago di Lesina e occasionalmente nel Salento, a Brindisi. Nella provincia di Lecce, la presenza della Moretta tabaccata è abbastanza irregolare, con l’unica eccezione rappresentata da Le Cesine dove questa specie è stata osservata con costanza dal 2012 e che finalmente, quest’anno, ha deciso di nidificare.

Moriglione: in Italia la specie è piuttosto diffusa e abbondante in inverno, sia lungo le coste che nell’entroterra. Le coppie nidificanti nel nostro paese sono stimate fra le 230 e le 280 coppie concentrate nelle regioni settentrionali. Sparse e spesso irregolari le indicazioni in Italia centro meridionale. In Puglia è presente regolarmente in gran parte delle zone umide durante le migrazioni e lo svernamento, mentre nidifica in maniera molto localizzata, nel Lago di Lesina e nella Daunia Risi che distano a circa 300 chilometri dal nuovo sito di riproduzione scoperto in Puglia presso i Laghi Alimini. Questa specie è stata rilevata con alcune coppie anche presso “Le Cesine”, ma il susseguirsi delle indagini in quest’area non ha mai portato all’osservazione del nido o dei piccoli

Moriglione Maschio Rosario Balestrieri

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