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Lunedì, 29 Aprile 2024
Impugnazione di una delle aspiranti

Odontoiatra rimane al suo posto. Respinto reclamo contro incarico presso il carcere

I giudici del lavoro hanno confermato la legittimità della graduatoria e della procedura di assegnazione da parte della Asl di Lecce dell’incarico di specialista di odontoiatria presso l’ambulatorio della casa circondariale di Borgo San Nicola assegnato ad inizio anno

LECCE - I giudici della sezione lavoro del Tribunale di Lecce hanno confermato la legittimità della graduatoria e l’assegnazione da parte della Asl di Lecce dell’incarico di specialista di odontoiatria presso l’ambulatorio della casa circondariale di Borgo San Nicola assegnato ad inizio anno.

Con la recente sentenza i giudici hanno respinto il reclamo, contro una precedenza ordinanza del tribunale, presentato da una dottoressa che già nel luglio scorso si era vista respingere il ricorso contro il conferimento dell’incarico a 18 ore assegnato dall’azienda sanitaria.            

Il Tribunale di Lecce, infatti, con l’ordinanza del 14 luglio scorso aveva riconosciuto la legittimità dell’operato della Asl, difesa dall’avvocato Maria Cristina Basurto, e confermato la procedura che alla fine aveva portato alla definizione dell’incarico al professionista giudicato vincitore. Contro tale pronuncia di primo grado, l’aspirante concorrente che aveva impugnato l’esito del bando, ha poi proposto reclamo sempre al tribunale in composizione collegiale.

I giudici, aderendo anche alle tesi difensive del legale della Asl, Maria Cristina Basurto, e del medico vincitore (difeso dall’avvocato Guido Locasciulli), hanno quindi rigettato il reclamo, ritenendo legittimo l’operato dell’azienda sanitaria locale e l’incarico conferito al medico. La pronuncia è stata considerata di particolare di interesse poiché oltre a confermare la legittimità della procedura offre degli importanti chiarimenti sulla normativa applicabile.

In particolare, come esplicitato dall’avvocato Basurto, la ricorrente aveva censurato la condotta dell’Asl per aver conferito l’incarico a tempo indeterminato, nella branca di odontoiatria, ad altro professionista che risultava essere titolare di un incarico a tempo indeterminato, solo da pochi mesi, presso un’altra azienda sanitaria del Nord Italia.

In particolare, la ricorrente nell’ambito di ricorso e reclamo, ha sostenuto che fosse preclusa tale possibilità in quanto il medico dichiarato vincitore non aveva ancora maturato l’anzianità di servizio per poter richiedere il trasferimento.

Secondo la prospettazione dell’Asl di Lecce invece “il professionista chiamato in giudizio non sarebbe stato obbligato a chiedere il trasferimento presso la sede di Lecce poiché la clausola in questione sarebbe posta unicamente a tutela dell’organizzazione aziendale, al fine di evitare che una frequente mobilità da parte del medico specialista possa danneggiare l’organizzazione interna, soprattutto con riferimento alle agende di prenotazione, imponendo allo specialista di permanere per un tempo minimo, fissato in 18 mesi, nella sede di assegnazione”.

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