rotate-mobile
Attualità

Pasqua in famiglia per gli operatori del commercio: Filcams Cgil proclama lo sciopero

I lavoratori si asterranno il 12 e il 13 aprile per rivendicare il diritto al riposo e per limitare le occasioni di contagio da coronavirus. Cisl e Fisascat scrivono alle istituzioni e ai datori di lavoro per segnalare i problemi della categoria

LECCE – Braccia incrociate a Pasqua e Pasquetta: i lavoratori del commercio alimentare, in prima fila in questa emergenza sanitaria, si fermeranno nel Salento e in tutta la Puglia durante i due giorni di festa. Lo sciopero, su scala regionale, è stato proclamato da Filcams per diverse ragioni: innanzitutto per limitare al massimo le possibilità di contrarre il coronavirus.

Non a caso i sindacalisti hanno lanciato un invito a tutti i sindaci pugliesi a replicare il provvedimento di chiusura delle attività commerciali, il 12 e 13 aprile, già adottato dal primo cittadino di Bari, Antonio Decaro.

"Il contesto in cui lavorano i dipendenti, determinato dall’inosservanza da parte della clientela delle norme per effettuare gli acquisti e dal non corretto adempimento delle disposizioni in materia di sicurezza, mette a rischio la salute degli addetti esponendoli al contagio: infatti, i casi conclamati (ma non denunciati dalle aziende) di coronavirus sono numerosi", ha spiegato il segretario della Filcams di Lecce, Mirko Moscaggiuri.

Alla base della protesta vi sono però anche le condizioni di criticità, ormai strutturali, che riguardano il comparto: "Parliamo di un settore in cui il lavoro straordinario non è pagato o non è regolarizzato, in cui si fa un uso improprio di stage e tirocini formativi, molto difficili da monitorare durante l’emergenza, in cui è alto il tasso di assenteismo dovuto alla malattia e ai ricoveri per Covid-19 che determina un ulteriore aumento delle ore lavorate e maggiore esposizione al potenziale contagio", ha commentato Moscaggiuri.

L'obiettivo del sindacato è quello di garantire, quindi, sia il diritto alla sicurezza degli operatori del commercio, sia quello al riposo che spesso salta proprio a causa delle aperture domenicali pur essendo indispensabile per il recupero psico-fisico dei lavoratori. Avere la domenica libera serve anche a dedicare del tempo in famiglia, aspetto da non sottovalutare in un momento storico così complesso.

"Gli addetti del commercio, garantiscono da oltre un mese un servizio fondamentale per la collettività con senso del dovere, abnegazione e turni massacranti – ha proseguito il sindacalista - . Questo è soprattutto il momento della responsabilità, il tempo di dare risposte concrete ai lavoratori del commercio tutelandone sicurezza e salute".

"Ecco perché proclamiamo lo sciopero nelle giornate di Pasqua e Pasquetta durante le quali molte attività hanno comunicato l’apertura dalle 9 alle 19: una scelta irresponsabile che indurrà molti cittadini a trascorrere le feste negli ipermercati e nei supermercati", ha concluso il segretario.

La lettera di Cisl e Fisascat Lecce

Sulla stessa lunghezza d'onda anche le segreterie di Cisl e Fisascat che hanno inviato una lettera alle istituzioni e ai datori di lavoro segnalando i problemi di una categoria di lavoratori che, tra le altre, affronta quotidianamente questa emergenza senza tirarsi indietro, ma senza avere la giusta considerazione.

"Parliamo degli addetti vendita degli ipermercati, dei supermercati, dei piccoli negozi alimentari, spesso costretti a lavorare senza che vengano rispettate le previsioni di sicurezza previste dal protocollo del 14 marzo siglato tra il governo e le parti sociali in materia di sicurezza sul lavoro, correndo ogni giorno il rischio di essere contagiati e di contagiare, a loro volta, le proprie famiglie", scrivono i segretari Antonio Nicolì e Carmela Tarantini.
 
"Capiamo benissimo che in questo momento tenere aperti i supermercati sia fondamentale per dare una parvenza di normalità e garantire gli approvvigionamenti alimentari, ma riteniamo che anche loro abbiano il diritto, ma soprattutto la necessità, di avere delle giornate di riposo per allentare lo stress psicologico che vivono ogni giorno", hanno aggiunto.
 
Secondo i sindacalisti la decisione di alcune catene alimentari, sia grandi che piccole, di rimanere aperti il giorno di Pasqua, il giorno di Pasquetta, le domeniche e di allungare l’orario giornaliero di apertura, andrebbe "contro i principi di rispetto delle persone".

Fisascat e Cisl chiedono quindi alle istituzioni e ai datori di lavoro di prendere tutte le iniziative e decisioni necessarie per far sì che gli addetti vendita possano passare i giorni festivi con le proprie famiglie: "In questo modo le aziende possono utilizzare tali giornate per la sanificazione degli ambienti, così come previsto dal protocollo del 14 marzo e nel rispetto dei decreti emanati".

La Uiltucs non aderisce allo sciopero

"Non aderiremo allo sciopero generale dei lavoratori del commercio alimentare proclamato da Filcams Cgil di Puglia e Lecce per le giornate di Pasqua e Pasquetta. Ciò non toglie che la Uiltucs di Lecce resta fermamente contraria alle aperture commerciali nei giorni del 12 e 13 aprile, così come in tutti i giorni di festività religiose e civili. Tuttavia, in questo momento di grave emergenza sanitaria, riteniamo opportuno agire con la massima cautela e con senso di responsabilità". Lo dichiara Antonella Perrone, segretaria generale della Uiltucs di Lecce, che lancia un appello ai primi cittadini del territorio.

"Invitiamo tutti i sindaci della nostra provincia, sulla scorta del provvedimento già adottato dal primo cittadino di Bari Antonio De Caro che ha dimostrato grande sensibilità, a emanare apposite ordinanze di chiusura delle attività commerciali per le due giornate in questione, ritenendo peraltro superfluo garantire un tale servizio nei giorni di Pasqua e Pasquetta visto che “cozzerebbe” con l’invito a “restare a casa” rivolto a tutta la cittadinanza", dice la segretaria Uiltucs.

"Siamo convinti – prosegue -  che occorra gestire l’emergenza con senso civico e responsabilità, comprendendo il momento che stiamo vivendo ed operando con la massima serietà. Senso di responsabilità che hanno dimostrato e continuano a dimostrare tutti i lavoratori del commercio consapevoli dei forti rischi a cui sono sottoposti, essendo anche loro in prima linea per garantire l’approvvigionamento di beni essenziali. Invitiamo pertanto le aziende del commercio ad applicare scrupolosamente tutte le norme di sicurezza sui posti di lavoro previsti dai protocolli, perché sia garantita la salute di questi lavoratori. E cogliamo l’occasione – conclude - per ringraziare tutti i lavoratori della grande, media e piccola distribuzione nel settore alimentare per l’abnegazione e il senso di responsabilità che stanno mettendo in campo in questi giorni per il bene della collettività".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pasqua in famiglia per gli operatori del commercio: Filcams Cgil proclama lo sciopero

LeccePrima è in caricamento