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Pranzi, cene e doni di Natale per gli indigenti: le iniziative di solidarietà

La Caritas offrirà i pasti presso Angels Restaurant e Nonna Tetti insieme alla possibilità di donare un coupon. La comunità di Sant’Egidio organizzerà il pranzo del 25 dicembre

LECCE – Il Natale, purtroppo, non è fatto solo di luci e serenità. Per tante, troppe persone in stato d'indigenza può rappresentare un periodo dell'anno in cui le antiche sofferenze tornano ad acuirsi.

Per questo la Caritas di Lecce, insieme alla fondazione Casa della Carità, ha organizzato due iniziative solidali pensate per le persone più fragili: il “piatto sospeso” ed il “buono regalo happy christmas 2019”.

“La prima iniziativa - spiega Simona Abate, responsabile della Casa della Carità - è maturata allo scopo di offrire pranzo e cena gratuiti da sabato 14 dicembre a lunedì 6 gennaio presso Angels Restaurant e Nonna Tetti a Lecce a persone in difficoltà economiche”.

Per partecipare all’iniziativa è sufficiente versare un’offerta libera presso i due ristoranti leccesi che si trovano in via Adriatica 141 e in piazzetta Regina Maria 17.

“La convivialità - spiega don Nicola Macculi, direttore della Caritas diocesana -  è veicolo di rapporti fraterni e di condivisione ed è ricco di calore umano il gesto di regalare la possibilità di un pasto caldo a chi, come Maria e Giuseppe, è rifiutato, soprattutto sotto le feste, che privilegiano un consumismo che finisce per far dimenticare il senso del Natale cristiano”.

Il buono regalo, invece, consiste in un coupon, con spazio anche per la dedica, che consente di regalare un’esperienza di volontariato.

I buoni si possono ritirare gratuitamente presso la “Casa della Carità”, dove il destinatario, ricevuto il buono regalo, dovrà poi recarsi, in via Corte Gaetano Stella 14 per scegliere tra gli ambiti e i progetti di volontariato quello più congeniale alle proprie attitudini.

L’arcivescovo Michele Seccia, commentando le due iniziative, ha ricordato che al momento del suo arrivo a Lecce ha ricevuto come prima cosa le chiavi della Casa della Carità e ha ribadito l’importanza della condivisione nella convivialità.

“Il Verbo che si fa carne - ha spiegato - è concretezza non è un ideale, ma una reale esperienza sociologica perché la Parola si fa storia, vita, quotidianità e relazione”. E ha concluso con l’invito a non avere timore di aprire locali pastorali e chiese in nome della “responsabilità evangelica che è responsabilità sociale”.

Un altro pranzo di Natale, il 25 dicembre, è stato organizzato dai “Giovani per la pace” della comunità di Sant’Egidio a Lecce.

Sono passati 35 anni da quel primo pranzo che si tenne a Roma. Da allora la tavola di Natale si è allargata sempre di più.

Si tratta di un evento di portata mondiale che, a Lecce, si celebra per il quinto anno e che raduna intorno alla tavola delle feste tutti i poveri che la Comunità sostiene e aiuta durante il corso dell’anno.

“Natale può ancora rappresentare un miracolo: il miracolo della solidarietà – hanno spiegato gli organizzatori -. Il miracolo del sentirsi utili, dei tanti a cui non manca nulla ma che hanno gradualmente perso il senso profondo della festa. È il miracolo dei tanti volti sorridenti anche se oppressi dalle fatiche della vita. È il miracolo delle risorse che sembrano non esserci e che invece si possono mobilitare, coinvolgendo intorno al Natale chiunque voglia fare qualcosa per gli altri”.

Chiunque voglia potrà contribuire all'iniziativa portando dei regali che, il giorno del pranzo, saranno consegnati, da Babbo Natale in persona, a tutti gli ospiti.

Sono particolarmente graditi indumenti, cappelli, sciarpe, sacchi a pelo, guanti, giocattoli per bambini, borselli, bigiotteria, porta documenti, libri, libri per bambini, agendine, quaderni, zainetti ed ogni altri oggetto che possa rappresentare un piacevole dono natalizio.

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