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Sabato, 27 Aprile 2024
Divieti da uno a cinque anni

Scontri prima di Atalanta-Lecce: scattano venti Daspo, dodici a carico di tifosi leccesi

I provvedimenti del questore di Bergamo sono relativi ai disordini avvenuti nella mattinata del 19 febbraio in via Buttaro quando due fazioni delle tifoserie sono venute a contatto. Secondo la ricostruzione dei fatti l’azione è stata premeditata

LECCE - Arrivano i provvedimenti sanzionatori da parte del questore di Bergamo, Stanislao Schimera, per gli scontri avvenuti nella mattinata del 19 febbraio scorso nella città lombarda, prima della gara di campionato tra la squadra di casa dell’Atalanta e il Lecce.

E dopo la ridda si denunce già disposta nei mesi scorsi sulla base degli elementi raccolti dal personale della Digos e della divisione anticrimine della questura, ora sono stati emessi anche i primi 20 provvedimenti Daspo in relazione agli scontri che hanno visto contrapposti due fazioni di tifosi nerazzurri e giallorossi in via Buttaro, e che in queste ore riceveranno il divieto di accesso alle manifestazioni sportive da uno a cinque anni.              

Provvedimenti che, a vario titolo, interessano otto 8 tifosi atalantini e 12 tifosi del Lecce che si sono resi responsabili dei disordini avvenuti circa tre ore prima del calcio d’inizio della partita svoltasi presso il Gewiss Stadium.

Come recita testualmente il provvedimento dal questore i Daspo in questione sono stati emessi e notificati nei confronti “degli otto tifosi atalantini e dei dodici tifosi del Lecce, a cui saranno notificati dalla questura di competenza, in relazione a quanto avvenuto nella mattinata del 19 febbraio, prima dell’incontro, quando un gruppo di tifosi salentini a bordo di autovetture e minivan, si è recato, intenzionalmente, deviando dai percorsi indicati al fine di recarsi in via Spino come parcheggio di interscambio, verso la zona del Gewiss Stadium”.

Secondo la ricostruzione resa dalla questura infatti “una volta giunti in via Buttaro gli stessi fermavano i mezzi, creando anche intralcio alla regolare circolazione viabilistica, e si scontravano con un gruppo di tifosi atalantini. Durante la violenta disputa, durata per breve tempo grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine, venivano utilizzate aste di bandiera, cinture e artifizi pirotecnici. Tutto materiale poi raccolto sul luogo dell’evento”.

Dopo gli scontri i tifosi leccesi risalivano velocemente sui mezzi e venivano accompagnati allo stadio dove sono poi stati identificati, mentre un gruppo di tifosi atalantini, provenienti dal luogo degli scontri veniva intercettato dalla polizia. In quel frangente uno di loro, peraltro con il volto travisato, una volta fermato opponeva resistenza, tanto da essere poi tratto in arresto, cercando di sfuggire agli agenti.

La condotta del giovane attirava un nutrito gruppo di tifosi locali che si portavano velocemente ed intenzionalmente sul posto del fermo e tentavano, più volte, invano, di sottrarlo alla presa dei poliziotti. Seguivano Spintoni, oltraggi e il tentativo di circondare gli agenti sino all’arrivo di aliquote dei raparti di rinforzo che allontanavano, definitivamente i facinorosi.

“Le successive e laboriose indagini e gli accertamenti con la ricostruzione dei fatti effettuata attraverso le immagini della polizia scientifica, dei circuiti di videosorveglianza cittadina, dei video effettuati da privati cittadini nel momento degli scontri” conclude la ricostruzione della questura bergamasca, “hanno permesso di risalire alla dinamica dei fatti ed individuare i soggetti che hanno preso parte alle condotte illecite nell’ambito di quella manifestazione sportiva”.

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