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Tessitura del Salento, confermata la possibile cessione: cercasi partner

Oggi a Bari il vertice con la task force. Il pagamento degli arretrati fissato per il 15 dicembre. E si guarda al futuro

BARI – C’è la conferma e arriva direttamente dai vertici di Tessitura del Salento: la cessione dell’azienda è una possibilità concreta ed è già in atto la ricerca di un partner industriale. E’ uno degli aspetti principali emersi nel corso dell’incontro che s’è svolto oggi a Bari, dove si è riunita la task force regionale sul lavoro proprio per affrontare la  vertenza riguardante la fabbrica di Melpignano.  

All’incontro era presente anche Barbara Lezzi, ministro per il Sud (arrivata per discutere anche un altro caso, quello della Om Carrelli). A presiedere il tavolo, Leo Caroli; attorno si sono seduti anche il presidente della Regione, Michele Emiliano, l’assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo, il sindaco di Melpignano, Ivan Stomeo, i dirigenti aziendali e i rappresentati sindacali, ovvero il segretario regionale della Cisl, Salvatore Castrignanò, i segretari generali provinciali della Femca-Cisl, Sergio Calò, della Filctem-Cgil, Franco Giancane, e della Uiltec-Uil, Fabiana Signore, oltre ai rappresentanti sindacali aziendali delle tre sigle.

Il problema degli arretrati

In primis, sono state chieste notizie sugli arretrati. Il saldo della mensilità di ottobre, per ora, è stata coperta al 50 per cento, dopo una settimana di sciopero dei lavoratori. Vi è poi l’accredito degli stipendi di novembre e della tredicesima, ormai maturati.

In un primo momento, riferiscono i sindacati, i rappresentanti dell’azienda si sono impegnati a pagare il saldo della mensilità arretrata senza fornire risposte sulle altre scadenze. Dopo l’intervento della task force e dei sindacati, l’azienda si è impegnata quindi a pagare entro pochi giorni il saldo della mensilità di ottobre ed entro il 15 dicembre lo stipendio di novembre. Dovrebbe essere versato entro e non oltre il 15 dicembre. L’azienda, però, non si è pronunciata in merito ai dieci ratei già maturati di 13esima. E questo, per le organizzazioni sindacali, rimane uno dei punti dirimenti.

Le prospettive future

In ballo, però, vi sono anche e soprattutto le prospettive future, quindi il mantenimento dei livelli occupazionali. Confermate le voci di una possibile trattativa per la cessione, la task force ha chiesto di privilegiare compratori interessati all'intero gruppo. E’ stata ribadita, come già nei giorni scorsi, che è una soluzione preferibile, rispetto allo scorporo e alla cessione dei singoli asset. Task force, Emiliano e Lezzi si sono resti disponibili a sostenere il fondo proprietario del Gruppo Canepa (DeA Capital Alternative Funds Sgr) nella ricerca di un partner industriale che abbia le competenze per intraprendere un percorso di ripresa e di crescita. Caroli ha poi chiarito che sarà verificato il rispetto degli accordi di programma Kitotex. Pena, la richiesta di restituzione dei fondi di cofinanziamento fino a oggi erogati.

Se la trattativa di cessione dovesse prolungarsi nel tempo e qualora si arrivasse all’ipotesi più spiacevole, la cessazione della produzione, Caroli ha rassicurato lavoratori e sindacati sulla possibilità di attingere agli ammortizzatori sociali. Periodo fissato per il monitoraggio della situazione, subito dopo il 15 dicembre. Cioè,  la data  fissata all’azienda per il pagamento degli stipendi. Fino ad allora, lavoratori e sindacati, pur confermando lo stato di agitazione, resteranno al lavoro senza ulteriori forme di protesta, per manifestare senso di responsabilità.

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