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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Tessitura del Salento, 34 i posti di lavoro in salvo e 77 a rischio

I sindacati: "Il territorio non può permettersi di perdere quasi 80 posti di lavoro. Per questo abbiamo subito chiesto un incontro alla Gda per entrare nel merito del piano industriale e discuterlo”

MELPIGNANO – Sono 34 i posti in salvo, ma 77 lavoratori invece potrebbero non farcela. Questa la situazione all'interno di Tessitura del Salento industriale, in base al piano presentato ieri dalla storica azienda di Melpignano in sede di riunione della task force regionale.

Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil sono scattati sull'attenti, chiedendo un incontro hanno immediatamente chiesto un incontro all’azienda, potenziale acquirente, che si terrà nei prossimi giorni.

La task force regionale ha incontrato ieri a Bari i dirigenti di Gda e Canepa (l’impresa che intende dismettere il proprio impegno nel Salento), insieme  ai rappresentanti di Confindustria e dei sindacati territoriali e le Rsa.

Si è parlato anche di accordo di programma, ma Il principale argomento di discussione è stato il piano industriale presentato da Gda per acquisire Tdsi.

I sindacati hanno fatto sapere che, a regime, la Gda prevede di trattenere 34 lavoratori sui 111 attualmente nel personale: 4 unità sulla linea di produzione del ricamo industriale e 30 su quella della tessitura. La stima dell’azienda di Galatina è prudenziale: si parla, infatti, di personale a regime nel 2026, senza tener conto di due linee.

La prima riguarda i dispositivi di protezione individuale prodotti da Gda: in base all’andamento della pandemia, potrebbero essere necessarie ulteriori unità. La seconda linea di produzione riguarda borse ed accessori di abbigliamento in pelletteria. Al momento, precisano i sindacalisti, è garantito l’accesso alla cassa Covid ed altri ammortizzatori sociali fino a fine 2021, per il 2022 è garantita la cassa integrazione ministeriale. Poi dal 2023 in poi per la maggioranza del personale si aprirà una stagione di incognite, insicurezza e precarietà.

“Restando alle carte, ciò che ha fatto l’azienda è stato un piano plausibile. Ma il personale di Tessitura del Salento non può disperdersi e ridursi al lumicino”, dichiarano i segretari generali provinciali di Femca, Filctem e Uiltec, rispettivamente Sergio Calò, Franco Giancane e Fabiana Signore.

“Comprendiamo la voglia di non presentare un piano dei sogni, ma qualcosa di effettivamente realizzabile. Ma ci aspettavamo contenuti diversi, una progressività nelle assunzioni oltre il 2026 e soprattutto oltre le 34 unità. Sappiamo che ogni posto di lavoro mantenuto, oggi soprattutto, è una conquista. Ma il territorio non può permettersi di perdere quasi 80 posti di lavoro. Per questo abbiamo subito chiesto un incontro alla Gda per entrare nel merito del piano e discuterlo”, concludono loro.

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