“Troppi morti sulla Nardò-Avetrana”, nuovo appello per frenare la mattanza

NARDO’ - Una battaglia pluriennale da parte dell’associazione “Alla conquista della vita” fatta di appelli, segnalazioni e denunce a prefetto e istituzioni da un lato e ora un nuovo appello per la messa in sicurezza di un’arteria tanto trafficata, quanto pericolosa, che nel giro di poche ore ha fatto purtroppo registrare nuove vittime della strada.

Dal territorio neretino parte un ennesimo monito per un intervento urgente sulla provinciale 359, la Nardò-Avetrana, da parte del capogruppo del Pd, Lorenzo Siciliano, a seguito dei recenti incidenti mortali che si sono registrati su quella strada o anche sulla provinciale 112 che sfocia poi sempre lungo la direttrice per Avetrana.

“In meno di 24 ore, sulla provinciale 359, la Nardò-Avetrana, hanno perso la vita due persone. Faccio le mie condoglianze alle rispettive famiglie e dico ancora una volta che quella strada è ormai da tempo un teatro di morti e feriti” esordisce Siciliano, “un’arteria così fortemente percorsa, specie da camion e tir, ha bisogno di un’urgente messa in sicurezza. I tragici eventi che si sono verificati impongono che su quella strada si effettuino interventi immediati di controllo e contenimento della velocità. Il tutto senza prendere tempo e girare attorno a promesse e inutili annunci. Credo che non si possa, in alcun modo, continuare a rinviare il tema della sicurezza su quell’arteria provinciale o voltare la testa dall’altra parte”.

Per questo motivo il capogruppo del Partito Democratico neretino ha annunciato che scriverà nuovamente una lettera al prefetto di Lecce, al sindaco di Nardò e al presidente della Provincia chiedendo di adottare tutti gli strumenti idonei a garantire nell’immediato misure di massimo controllo della velocità e stabilire tempi certi per mettere in sicurezza la strada. Innanzitutto verificando la possibilità dell’ampliamento della carreggiata nel maggior numero di tratti, installando nuovi corpi illuminanti e sostituendo moltissimi guardrail che versano in condizioni pericolosissime.

“Spero che questa mia ulteriore sollecitazione, che segue tanti appelli già rivolti alle istituzioni competenti da associazioni e famiglie” conclude Siciliano, “non cada nel dimenticatoio, perché quando si discute di un tema come la sicurezza stradale non dovrebbero esserci prese di tempo che tengano”.