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Sabato, 27 Aprile 2024
Progettate camminate e staccionate ecocompatibili / Porto Cesareo

Tutela delle dune e chiusura varchi abusivi: azioni contro l’erosione a Porto Cesareo

Prendono corpo i nuovi interventi sulla costa ionica a monte dell’area marina protetta. Previste anche le chiusure dei varchi stradali e dunali. La posidonia spiaggiata sarà utilizzata come barriera protettiva

PORTO CESAREO - Azioni mirate e specifiche per salvaguardare le dune sabbiose e la contestuale chiusura dei varchi urbani di accesso diretto al mare anch’essi tra le cause dell’azione erosiva e delle criticità lungo la costa di Porto Cesareo e Torre Lapillo.

Diverse parti del litorale costiero ricadente nell'Area marina protetta di Porto Cesareo cambiano pelle grazie alla lunga e continua attività del Consorzio di gestione della riserva naturale ionica che ha pianificato specifici interventi di ripascimento per le spiagge colpite da erosione, il mantenimento e sostenibilità dei cordoni dunali esistenti e la chiusura dei varchi creati abusivamente dall'uomo.

L'importante ed utile attività progettuale, nasce proprio dall'impegno dell'Area marina protetta e dal Comune di Porto Cesareo, e di fatto dà seguito agli studi effettuati sul territorio negli ultimi anni, da geologi e tecnici specializzati. I quali, grazie al monitoraggio continuo e costante del piede dunale e della linea di costa, hanno individuato le cause dell'erosione, ed agiscono su di esse con interventi di blocco della dispersione della sabbia.

Il primo step dell'intervento di ingegneria ambientale ha previsto e prevederà appunto, la chiusura dei varchi urbani in diverse strade censite lungo la costa cesarina. Si tratta delle arterie che danno l’accesso diretto al mare.

Soprattutto durante i mesi invernali infatti, l’azione dei venti che spostano la sabbia dalle spiagge, ne accelerano la dispersione attraverso i corridoi aperti delle strade, facendo perdere tonnellate di materiale. Occorre quindi bloccare il fenomeno con interventi di riqualificazione anti-erosione, come hanno già provveduto a fare alcuni stabilimenti balneari della zona con fondi propri.

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La prima azione per bloccare l'azione del vento, sarà costituita da piante e alberi autoctoni, mentre il collegamento tra spiagge e strade sarà costituito da camminate e staccionate ecocompatibili

Secondo step sarà la chiusura dei varchi dunali. I sistemi dunali rimasti sulla costa, sono soggetti all'azione antropica del passaggio diretto su di essi. Porto Cesareo è il primo comune d'Italia ad aver utilizzato le biomasse vegetali per chiudere i varchi e proteggere i giganti sabbiosi della costa. Si utilizzerà infatti la posidonia, pianta endemica del Mediterraneo che si deposita in grosse quantità sull’arenile, segno del buon stato di salute del mare, come barriera protettiva.

“Altri importanti tasselli continuano ad essere posti in maniera strategica, dando attuazione a quanto previsto dal Piano Comunale delle Coste” commenta il direttore dell'Amp di Porto Cesareo, Paolo D'Ambrosio, “il nostro litorale, uno dei più belle d'Italia, patrimonio d'inestimabile valore, deve essere preservato, difeso, curato e salvaguardato. Un grande lavoro di squadra che ci premia. Il documento è un esempio concreto di sinergia tra enti e privati, finalizzato a contrastare in maniera reale e condivisa l’erosione, trovando soluzioni ecocompatibili in linea con i vincoli dell’area marina protetta, del parco regionale e piano delle coste”.

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