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Lunedì, 29 Aprile 2024
A Lecce

Galateo, approvata la variante per l’investimento da 15 milioni sul social housing

Determinata in consiglio comunale la variazione di destinazione dell’area: l’obiettivo del progetto di riqualificazione dell’ex sanatorio è rispondere al crescente disagio abitativo

LECCE - Il consiglio comunale di Lecce ha approvato nella seduta odierna il progetto definitivo di riqualificazione dell'ex sanatorio antitubercolare “A. Galateo”. Un intervento ambizioso su un bene di grande valore architettonico e sociale, che rappresenterà il più importante investimento nel social housing del Sud Italia.

L'approvazione del progetto ha determinato una variazione di destinazione dell'area, rendendo possibile la realizzazione di questa importante opera. L’approvazione in Consiglio comunale è l’ultimo passaggio formale che il Comune è chiamato a compiere prima del rilascio del permesso di costruire, che avverrà a valle dell’espletamento della gara per i lavori, a cura di Puglia Valore Immobiliare, società della Regione Puglia.

Il progetto di rigenerazione dell’ex Galateo, redatto dal raggruppamento temporaneo di professionisti Archistart Studio Soc. Coop e Stp/Alcotec S.p.A./Arch. Denise Cammisa/Arch. Sara Musarò, è stato selezionato con un concorso internazionale di progettazione finanziato dalla Regione Puglia e condiviso da Puglia Valore Immobiliare, Arca Sud Salento e Comune di Lecce in collaborazione con Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio Brindisi e Lecce, Ordine degli Architetti di Lecce. Prevede la valorizzazione e il recupero di un'area di oltre 12.000 mq, circondata da un giardino di 4 ettari.

L'obiettivo principale della rigenerazione dell’ex Galateo è rispondere al crescente disagio abitativo che coinvolge diverse fasce di popolazione e promuovere la coesione sociale. Nel nuovo Galateo giovani coppie, single, studenti universitari fuori sede, famiglie monogenitoriali, lavoratori, anziani, sfrattati o sotto minaccia di sfratto troveranno l’opportunità di accedere ad alloggi di qualità e a prezzi accessibili, migliorando le loro condizioni di vita.

Di proprietà di Puglia Valore Immobiliare, società della Regione Puglia, l’ex Galateo sarà riqualificato grazie all’investimento di circa 15 milioni di euro nell’ambito del "Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare" (PINQuA), inserito nella Missione 5 - Inclusione e Coesione, Componente 2, Investimento 2.3 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il nuovo Galateo, costruito tra il 1932 e il 1935 dall’impresa Nervi e Nebbiosi, rappresenta una delle più interessanti architetture dell’epoca fascista presenti in città. Destinato alla funzione di ospedale per la lungodegenza di pazienti affetti da tubercolosi, con il nuovo progetto di restauro e riqualificazione manterrà una finalità sociale – seppur non più sanitaria – ospitando 70 alloggi per il social housing per un totale di 154 nuovi posti letto, distribuiti in monolocali, bilocali e trilocali, oltre a una residenza sperimentale pensata per accogliere gruppi sociali eterogenei per età e composizione. Si svilupperà su cinque livelli: dal piano seminterrato al terzo piano e gli abitanti avranno a disposizione spazi e servizi comuni quali, tra gli altri, sale lettura, aree di interazione, lavanderie comuni ed aree studio, nonché un asilo nido posto al piano terra del blocco sud ad uso esclusivo.

Al piano seminterrato e rialzato, in prossimità dell’ingresso principale, il progetto colloca le aree che saranno in connessione con la città e con il Parco del Galateo, delle quali l’accesso e l’attraversamento saranno liberi per tutti: esercizi di vicinato, ristorazione, caffetteria, spazi per il tempo libero e una grande piazza coperta al centro dell’edificio. Prevista anche la realizzazione di uno spazio denominato “Brain”, dedicato ad imprese sociali innovative, e, grazie al contratto siglato tra PVI e Asl, di un’area parcheggio di 70 posti che sarà individuata negli spazi della cittadella della salute, di fronte al Galateo. Sulla copertura dell’edificio sarà realizzato un impianto fotovoltaico per rispondere in maniera sostenibile alle esigenze energetiche dello stabile.

Il progetto di rigenerazione dell’ex Galateo si inserisce in un'ottica di sostenibilità e densificazione, senza consumo di nuovo suolo, secondo i principi e gli indirizzi adottati dall'Unione Europea, secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile (Smart City).

La Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Lecce e Brindisi ha rilasciato il proprio parere favorevole al progetto, con specifiche condizioni che rispettano le direttive di tutela del paesaggio e dell'architettura. La commissione Paesaggio del Comune di Lecce ha rilasciato l'Autorizzazione paesaggistica alle medesime condizioni, confermando la compatibilità del progetto con il contesto di riferimento.

“Questo progetto ha un valore strategico – ha dichiarato il sindaco Carlo Salvemini -, perché nei prossimi anni la questione dell’abitare sociale diventerà una grande questione nazionale in particolare nei comuni ad alta vocazione turistica come il nostro, dove le locazioni brevi procurano la contrazione dell’offerta locativa classica e un innalzamento dei canoni locativi di mercato”.

“È un’opera di importanza strategica per la città, per la cui realizzazione saremo al fianco della Regione Puglia. Ringrazio a proposito l’assessora alle Politiche abitative Annagrazia Maraschio e la struttura tecnica che lavora al suo fianco, e Puglia Valore immobiliare Pnrr – ha aggiunto l’assessora alle Politiche Urbanistiche Rita Miglietta – Alloggi aperti su un grande polmone verde, spazi comuni per il tempo libero e servizi, tutti dentro un unico edificio testimonianza storica di Lecce”.

“Il nuovo Galateo – ha proseguito - ci propone una svolta culturale su come una grande dismissione pubblica può diventare l'occasione di una forte rigenerazione, sociale ed economica, rispondendo ai bisogni delle persone e al disagio abitativo diffuso. Il tema della casa, la sua reinterpretazione in chiave innovativa verso i bisogni emergenti, diventa dunque il motore e un grande investimento pubblico per ripensare la città senza consumo di suolo”.

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