Una veglia contro l’omotransbifobia ma la curia avverte: “No a linguaggi divisivi”

LECCE – Una veglia di preghiera contro ogni discriminazione e per il superamento dell’omotransbifobia: è l’iniziativa assunta dalla chiesa di Lecce, in un appuntamento che si terrà questa sera, alle ore 20, nella comunità parrocchiale di San Giovanni Battista, presso il quartiere Stadio, nel capoluogo salentino. Un evento in contemporanea con la medesima iniziativa che si terrà nella chiesa di San Sabino a Bari e che anticipa la giornata di riflessione contro l’omotransbifobia del 17 maggio, data in cui nel 1990 è arrivata la decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di rimuovere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.

I fedeli, dunque, si ritroveranno a pregare contro le discriminazioni legate al tema dell’orientamento sessuale e di quanti, per questo, hanno sofferto. Ma l’iniziativa ha mosso evidentemente distinguo e qualche polemica nei confronti della stessa e del parroco, tanto che in queste ore è arrivata una nota di precisazione della curia diocesana leccese, quasi a voler ribadire una linea chiara di pensiero.

Nello specifico, la curia “fa presente che la veglia sarà un momento di preghiera contro ogni forma di discriminazione” e che “non corrisponde invece al sentire della comunità cristiana l'uso di un linguaggio che attinga ad elementi presenti nella teoria del gender o a battaglie ideologiche”.

“La Chiesa di Lecce – si legge ancora - sostiene il massimo rispetto e accoglienza nei riguardi di ogni persona, poiché tutti siamo figli dell'unico Padre e abbiamo titolo ad essere parte viva della comunità cristiana. Il parroco di San Giovanni Battista è pienamente in linea con le presenti indicazioni, affinché il momento di preghiera sia fonte di comunione”.