Violenza sessuale di gruppo a Palermo: dopo la denuncia, la Lega rilancia sulla castrazione
Il senatore leccese Roberto Marti ripropone un'iniziativa più volte tentata dal Carroccio. Lo stupro sarebbe avvenuto il 7 luglio, al momento i presunti aggressori sono in stato di detenzione
LECCE – Roberto Marti, presidente della commissione Cultura, Istruzione e Sport di Palazzo Madama rilancia il tema della castrazione chimica per pedofili e stupratori. La Lega, di cui fa parte, ha presentato più volte, negli anni, un apposito disegno di legge.
L’iniziativa è tornata all’ordine del giorno in relazione alla denuncia di una 19enne di Palermo che ha raccontato di essere stata oggetto di una violenza sessuale di gruppo, il 7 luglio scorso. Al momento i presunti aggressori si trovano in stato di detenzione (sei maggiorenni e un minore all’epoca dei fatti, che si trova in una comunità). La linea annunciata dalla difesa è quella di dimostrare che la ragazza fosse consenziente.
Per l’esponente del Carroccio, tuttavia, è necessario istituzionalizzare un percorso educativo specifico nelle scuole: “Il brutale episodio di pochi giorni fa compiuto da sette miseri criminali nei confronti di una diciannovenne a Palermo – ha dichiarato Marti -, ha sconvolto e segnato tutti noi. Purtroppo, non è il primo né l’unico: è necessario sradicare questo fenomeno insegnando in tutte le scuole la cultura del rispetto e contrastando ogni forma di violenza contro le donne. Gli istituti scolastici rappresentano il principale baluardo dell’educazione dei nostri ragazzi. Ottima, quindi, l’iniziativa appena lanciata dal ministro Giuseppe Valditara che punta a un codice morale e comportamentale degli studenti attraverso incontri con personale specializzato e con le vittime. La Lega, da sempre attenta al tema, ha già presentato alla Camera una proposta di legge per l'introduzione dell'insegnamento delle pari opportunità nelle scuole”.