Pass per invalidi, stangata ai furbi: raffica di multe e denunce

LECCE – Gli agenti della polizia municipale hanno comminato 14 sanzioni amministrative per uso improprio del tagliando rilasciato per il servizio a persone diversamente abili. La sanzione, secondo il Codice della strada, varia da un minimo di 84 ad un massimo di 335 euro. E’ stato inoltre scoperto un permesso non originale, episodio che ha portato alla segnalazione all’autorità giudiziaria del titolare.

L’attività degli agenti, condotta in abiti borghesi, implica un vero e proprio appostamento perché si tratta di capire se la vettura che espone il tagliando è effettivamente utilizzata da conducenti che ne hanno diritto oppure se, come talvolta accade, l’esposizione del permesso sia un escamotage per rimediare un parcheggio anche quando la vettura è utilizzata da conducenti perfettamente in grado di deambulare e che, in quel particolare momento, non sono di supporto a disabili.

I controlli sono stati eseguiti in più zone del centro della città e proseguiranno nei prossimi giorni. Particolare attenzione ci sarà anche per i permessi di sosta gratuita sulle strisce blu, la cui validità è definitivamente scaduta a partire da lunedì 18 marzo. Questa mattina, intanto, è arrivata l'ennesima scoperta di un ticket di sosta taroccato: in via Marco Aurelio, a pochi passi dai giardini pubblici e dal tribunale, un ausiliario del traffico si è accorto dell'alterazione di un biglietto emesso sì dal parcometro, ma modificato con delle piccole fascette in modo da cambiare l'orario di scadenza. Nelle scorse settimane tre persone sono state denuciate perché esponevano un tagliando contraffatto.

“Quella di questa mattina sembra più che altro una ragazzata - ha dichiartato Mino Frasca, presidente di Sgm - che dimostra che quello dei ticket falsi è un fenomeno piuttosto esteso, ma anche che siamo impegnati a contrastarlo a tutto campo con una verifica molto attenta dei titoli per la sosta. Abbiamo intensificato i controlli con l’obiettivo di annientare quasi completamente questa tendenza truffaldina. Stupisce, però, che il clamore di questa vicenda e le nostre denunce, non stiano funzionando almeno come deterrente. Denunceremo eventuali futuri tentativi di truffa e informeremo puntualmente i cittadini proprio per lanciare un messaggio chiaro sul fatto che non abbiamo nessuna intenzione di tollerare questo fenomeno. Ribadisco - conclude - che questa storia dovrà finire”.