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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Gallipoli

Abiti taroccati e patente finta: vendeva al mercatino

Nei guai un senegalese. Oltre agli abiti contraffatti, anche i documenti di guida falsificati. A Taviano, invece, scoperti lavoratori in nero in due di alimentari, che ora rischiano sanzioni severe

GALLIPOLI - I capi d'abbigliamento? Contraffatti. La patente di guida? Contraffatta. I documenti personali? Gli unici, a quanto pare, veri. Addosso ad un cittadino senegalese, controllato nel mercato di Gallipoli, i finanzieri della compagnia locale hanno trovato poco e niente di reale. Inevitabili le denunce ed il decreto d'espulsione. L'uomo non aveva, ovviamente, un regolare permesso di soggiorno.

Fermato dai finanzieri per uno dei tanti controlli, nel mercatino settimanale, infatti, avrebbe esibito un documento d'identità rilasciata dalla Repubblica Senegalese e una patente di guida, della stessa nazione africana, ma quest'ultima risultata falsa. Inoltre, dai successivi approfondimenti, è stato accertato che l'uomo fosse privo di permesso di soggiorno. I militari, dopo aver proceduto al sequestro dei capi di abbigliamento contraffatti, hanno le operazioni e gli accertamenti foto-dattiloscopici e su disposizione del pubblico ministero di turno, è stato emesso un provvedimento di espulsione per violazione della Legge Bossi-Fini sull'immigrazione.

A Taviano, invece, i finanzieri gallipolini hanno controllato alcune ditte che lavorano nel commercio al dettaglio di prodotti alimentari, scoprendo un lavoratore impiegato totalmente in nero ed uno irregolare. L'intervento dei militari nei confronti delle imprese ha consentito di riscontrare, anche attraverso le rilevazioni effettuate nei libri contabili ufficiali, confermato dalle dichiarazioni rese dagli stessi dipendenti, il vincolo di subordinazione esistente rispetto ai titolari dell'impresa. I quali, adesso, rischiano sanzioni severe.

La legge, infatti, prevede, per ogni singolo lavoratore non regolarmente assunto, una sanzione amministrativa che può variare dai mille e 500 euro a 12mila euro; inoltre è previsto il pagamento di 150 euro per ogni giornata lavorativa prestata più una sanzione civile minima di 3mila euro, per ogni lavoratore assunto senza comunicazione e senza iscrizione all'Inps, nonché un eventuale provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale da parte degli organi competenti.

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