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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Carmiano

Abusi su ragazzini, scoperte nuove vittime dell'orco

Si aggrava la posizione di Giovanni Pizzileo, 53enne di Carmiano, già arrestato lo scorso anno. Chiusa una seconda indagine dei carabinieri, altri tre sarebbero stati costretti a rapporti sessuali

CARMIANO - Si aggrava la posizione di Giovanni Pizzileo, 53enne di Carmiano, commerciante nel settore delle piante, già rinviato a giudizio il 6 giugno scorso, nell'ambito dell'inchiesta "Bianco Natale", portata a termine dai carabinieri della compagnia di Campi Salentina. Nome che non deve trarre in inganno, perché di magico e festoso, in questa storia, non c'è assolutamente niente. Si parla, infatti, di tre ragazzini che avrebbero subito attenzioni molto particolari da parte dell'uomo. Tre nuove vittime, rispetto ad un'altra precedente.

Pizzileo fu arrestato per la prima volta il 16 dicembre dello scorso anno, perché sarebbe stato l'autore di orribili abusi sessuali ai danni di un ragazzo di appena 14 anni. Insieme con lui, nella stessa spirale di prepotenze, altri presunti protagonisti: sette ragazzi, tutti di Carmiano, sei dei quali minorenni. Anche loro avrebbero perpetrato nei confronti della vittima prescelta, un ragazzino più debole e introverso, con qualche lieve disagio psichico, le stesse sopraffazioni a sfondo sessuale.

Gli investigatori scelsero quel nome da dare all'operazione, perché il grosso dell'inchiesta si chiuse proprio sotto il periodo delle festività e ritenuto, quindi, di buon auspicio, nascendo dalla volontà di restituire simbolicamente al ragazzino, in un periodo dell'anno così significativo, il candore dell'adolescenza violata. Ironia della sorte, a distanza esatta di un anno da quell'arresto, nei confronti di Pizzileo è scattata una nuova ordinanza di custodia cautelare. Per un'inchiesta sempre sullo stesso tenore. Questa mattina, i militari della stazione di Carmiano (quella che, di fatto, ha curato nei dettagli la difficile indagine, nell'ambito della compagnia di Campi) si sono recati presso la casa circondariale di Altamura, dove l'uomo è al momento ristretto, per notificargli il nuovo atto. In cui, nero su bianco, l'autorità giudiziaria rileva una "personalità deviata, incapace di qualsiasi ravvedimento e ponderato controllo degli impulsi sessuali, destinata a nuove squallide trasgressioni in danno di minori".

Particolarmente pesanti sono, dunque, le accuse. Per fatti avvenuti fra l'agosto ed il settembre del 2009, ma scoperti solo più di recente. Episodi che, questa volta, come già anticipato, vedrebbero coinvolte ben tre nuove vittime. Sempre ragazzini. I quali sarebbero stati costretti a consumare rapporti sessuali con il 53enne. Sotto una pressante minaccia di psicologica: l'intimazione, alle vittime, che avrebbe inventato qualche scusa per farli sgridare dai propri genitori, se si fossero sottratti alle sue morbose attenzioni.

Ma proprio dalle segnalazioni ai carabinieri in caserma di uno dei genitori, sono partiti i nuovi accertamenti, tra cui l'ascolto delle presunte vittime. Le loro dichiarazioni sono state considerate attendibili dal perito della Procura di Lecce. E così, l'inchiesta ha preso forma e sostanza, tramutandosi in una nuova iscrizione nel registro degli indagati. Nel dettaglio, la scusa per adescare le giovani vittime sarebbe stata quasi sempre la stessa: andare a giocare a nascondino, e trattenerle, costringendole a subire "laide attenzioni" - come da ordinanza -, tra cui la visione di filmati pornografici contenuti nel suo cellulare, intimandogli di ripetere quanto appena visto. Tutti fatti che sarebbero avvenuti in luoghi isolati, fra le campagne.

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