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Domenica, 28 Aprile 2024
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Allarme radioattività nelle discariche salentine, segnalato un quarto caso

I vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce hanno sottoposto a fermo un mezzo utilizzato per la raccolta dei rifiuti solidi urbani diretto alla discarica di Burgesi e risultato positivo al portale radiometrico

LECCE – Ancora un caso di materiale radioattivo a bordo di un mezzo utilizzato per la raccolta e il trasporto dei rifiuti solidi urbani nella provincia di Lecce. Si tratta del quarto episodio scoperto dagli uomini dei vigili del fuoco del comando provinciale del capoluogo salentino negli ultimi giorni, che hanno sottoposto a fermo un autocarro, risultato positivo al cosiddetto portale radiometrico. Si tratta di un sistema elettronico automatico in grado di analizzare le radiazioni elettromagnetiche emesse dagli isotopi radioattivi eventualmente contenuti nei carichi trasportati da autocarro, carro ferroviario o simili. Si tratta di controlli ormai di routine che i vigili del fuoco svolgano quotidianamente in prossimità delle discariche e sui mezzi adibiti a trasporto di rifiuti.

Il mezzo, diretto alla discarica di Burgesi, è stato isolato e messo in sicurezza. Domani mattina toccherà agli specialisti del nucleo Nbcr (acronimo di nucleare, biologico, chimico e radiologico), un gruppo specializzato dei vigili del fuoco chiamato a intervenire in situazioni eccezionali, sottoporre il mezzo a tutti i controlli e gli esami del caso per individuare la sostanza che ha fatto scattare l’allarme ed eventualmente provvedere alla bonifica del camion. In seguito si cercherà di accertare quale fosse la provenienza del mezzo e del materiale soggetto a contaminazione radiometrica. Difficile stabilire la provenienza del materiale contaminato, poiché nel biostabilizzatore del basso Salento convergono i rifiuti di molti comuni.

Gli specialisti Nbcr sono equipaggiati di particolari tute per la protezione personale, tute "scafandrate", dotate di auto protettori per la respirazione e per l'intervento in ambienti contaminati. Gli Nbcr hanno in dotazione anche maschere antigas, rilevatori di sostanze pericolose, sensori elettrochimici e particolari mezzi come l'Iveco-One , un’unità mobile progettata proprio per la rilevazione di agenti chimici e nucleari, per la decontaminazione di persone, veicoli e terreno, nonché per il recupero delle sostanze pericolose.

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