Auto e due case in fiamme, superlavoro per i pompieri
Nella notte una Renault 4 distrutta nella zona di Borgo San Nicola. Ieri incendio in un'abitazione di Lequile, innescato da un cortocircuito. A Matino fiamme dolose sulla residenza estiva di un 70enne
Redazione
26 aprile 2011 12:09
LECCE - Sono stati giorni impegnativi, per i vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce e delle sedi distaccate, quelle a ridosso e nel pieno delle festività. Non sono mancati gli incendi da domare, alcuni dei quali di comprovata o sospetta origine dolosa. Il fatto più recente risale proprio alla notte scorsa, a Borgo San Nicola, frazione di Lecce, dalla quale prende il nome anche il supercarcere. Ed è proprio nelle vicinanze dall'istituto di pena, in via Metauro, che per cause in corso d'accertamento, è andata letteralmente distrutta un'autovettura Renault 4, di proprietà di una 52enne di Lecce.
L'incendio s'è sviluppato nel cuore della notte, intorno alle 2, ed i pompieri ed i carabinieri della compagnia del capoluogo sono arrivati sul posto intorno alle 2,15. Gli idranti non hanno potuto fare altro che spegnere le fiamme residue. Non si esclude che l'origine possa essere dolosa, anche se non si conoscono i motivi che possano aver indotto qualcuno ad un eventuale gesto di questo tipo.
E' invece sicuramente fortuito l'incendio che ha rovinato il giorno della doppia festività, Pasquetta e 25 Aprile, in un'abitazione di Lequile, di proprietà di un 43enne del posto. All'origine di tutto, un cortocircuito innescato dalla macchinetta del caffè, che ha provocato una serie di accidenti a catena, compreso l'incendio di alcuni elettrodomestici e di parte dei mobili che arredavano la sala da pranzo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco (oltre ad una pattuglia di carabinieri) che hanno spento il rogo, prima che si potesse estendere. Per fortuna, non si sono registrati vittime o intossicati.
Andando a ritroso nel tempo e verso un'altra zona, quella di Matino, il 24 aprile, presso la stazione dei carabinieri, un 70enne del posto ha denunciato che qualcuno, la notte precedente, aveva tentato di mettere fuoco alla sua abitazione estiva. Le fiamme, però, innescate probabilmente con del liquido infiammabile sul portone, si sono estinte da sole. I danni sono in corso di quantificazione. Sul caso indagano i carabinieri.
L'incendio s'è sviluppato nel cuore della notte, intorno alle 2, ed i pompieri ed i carabinieri della compagnia del capoluogo sono arrivati sul posto intorno alle 2,15. Gli idranti non hanno potuto fare altro che spegnere le fiamme residue. Non si esclude che l'origine possa essere dolosa, anche se non si conoscono i motivi che possano aver indotto qualcuno ad un eventuale gesto di questo tipo.
E' invece sicuramente fortuito l'incendio che ha rovinato il giorno della doppia festività, Pasquetta e 25 Aprile, in un'abitazione di Lequile, di proprietà di un 43enne del posto. All'origine di tutto, un cortocircuito innescato dalla macchinetta del caffè, che ha provocato una serie di accidenti a catena, compreso l'incendio di alcuni elettrodomestici e di parte dei mobili che arredavano la sala da pranzo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco (oltre ad una pattuglia di carabinieri) che hanno spento il rogo, prima che si potesse estendere. Per fortuna, non si sono registrati vittime o intossicati.
Andando a ritroso nel tempo e verso un'altra zona, quella di Matino, il 24 aprile, presso la stazione dei carabinieri, un 70enne del posto ha denunciato che qualcuno, la notte precedente, aveva tentato di mettere fuoco alla sua abitazione estiva. Le fiamme, però, innescate probabilmente con del liquido infiammabile sul portone, si sono estinte da sole. I danni sono in corso di quantificazione. Sul caso indagano i carabinieri.
Redazione
26 aprile 2011 12:09
