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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Campi Salentina

Immobile confiscato alla Scu torna alla comunità: sarà un centro di ascolto per donne vittime di violenza

Uno stabile a Campi Salentina, appartenuto a un esponente della criminalità organizzata con una condanna definitiva alle spalle, diviene un bene pubblico. Venerdì la presentazione del progetto di riqualificazione e riutilizzo

CAMPI SALENTINA – Un bene confiscato a un esponente della Sacra corona unita restituito alla comunità: diventerà un centro di aiuto per le donne vittime di violenza. Un’abitazione privata di Campi Salentina, passata alle mani dello Stato a seguito della condanna definitiva di un uomo ritenuto attivo negli ambienti della mafia pugliese, è ora oggetto di un progetto di recupero e valorizzazione.

L’edificio, che ha sede in via Amedeo di Savoia ed è stato sequestrato anni fa nell'ambito di operazioni giudiziarie contro la criminalità organizzata, sarà restituito alla comunità attraverso un innovativo progetto di imprenditoria sociale. L'obiettivo è infatti quello di avviare un Centro antiviolenza e un Centro di ascolto per le famiglie.

Venerdì 9 febbraio, intanto, presso il Teatro “Excelsior – Carmelo Bene” di Campi Salentina, un incontro promosso dall'amministrazione comunale e dalla Regione Puglia, illustrerà il progetto di recupero dello stabile. All’evento prenderanno parte, tra gli altri, il sindaco Alfredo Fina; l’assessore alle Politiche sociali Alessandro Conversano; il procuratore generale della Repubblica di Lecce Antonio Maruccia; il prefetto di Lecce Luca Rotondi di Lecce e la funzionaria antimafia sociale della Regione Puglia, Annatonia Margiotta.

“Questo progetto – afferma il sindaco di Campi Salentina, Alfredo Fina – rappresenta un passo importante nella nostra lotta contro la mafia. Restituire questo bene alla comunità è un atto di riscatto e di rinascita. Invito tutti i cittadini a partecipare all'incontro per condividere questo momento significativo per Campi Salentina”. "Il recupero di questo bene confiscato alla mafia – aggiunge l’assessore alle politiche sociali del comune, Alessandro Conversano – è un segno tangibile della nostra determinazione nel contrastare la criminalità organizzata. Con il progetto di imprenditoria sociale, vogliamo trasformare questo spazio in un luogo di sostegno per le vittime di violenza e di ascolto per le famiglie del nostro territorio”.

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