Bimbe molestate in bagno, va a processo l'ex bidello
Rinvio a giudizio per Cosimo Bruno My, 56enne di Leverano accusato di violenza sessuale per aver molestato alcune bambine della scuola materna dove prestava servizio. Il processo inizierà il 22 giugno
Redazione
02 maggio 2011 13:44
LECCE - Rinvio a giudizio per Cosimo Bruno My, 56enne, l'ex bidello di Leverano accusato di violenza sessuale per aver molestato alcune bambine della scuola materna dove prestava servizio. E´ stato il gup Ines Casciaro a mandarlo a processo, che inizierà il prossimo 22 giugno davanti ai giudici della prima sezione penale.
My venne arrestato lo scorso 4 maggio dai carabinieri della stazione locale, i quali eseguirono un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Antonio Del Coco su richiesta del pubblico ministero Stefania Mininni. Secondo le indagini, l'anziano avrebbe molestato alcune piccole allieve (le presunte vittime avevano dai tre ai cinque anni) nei bagni della scuola, mentre le accompagnava per le loro necessità fisiologiche. Le accuse sono comprovate da alcuni filmati, che riprendono i presunti abusi. Gli apparecchi elettronici vennero installati dalla procura dopo la prima denuncia presentata dai genitori di una bambina di soli cinque anni.
La piccola, infatti, rivelò ai genitori le attenzioni particolari che le avrebbe riservato il bidello. My, nel corso dell'interrogatorio, ammise parzialmente le sue colpe, confessando di essere vittima di un impulso incontrollabile. L'uomo è difeso dall'avvocato Carlo Madaro; la famiglia della bambina si è costituita parte civile con l'avvocato Francesca Conte.
My venne arrestato lo scorso 4 maggio dai carabinieri della stazione locale, i quali eseguirono un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Antonio Del Coco su richiesta del pubblico ministero Stefania Mininni. Secondo le indagini, l'anziano avrebbe molestato alcune piccole allieve (le presunte vittime avevano dai tre ai cinque anni) nei bagni della scuola, mentre le accompagnava per le loro necessità fisiologiche. Le accuse sono comprovate da alcuni filmati, che riprendono i presunti abusi. Gli apparecchi elettronici vennero installati dalla procura dopo la prima denuncia presentata dai genitori di una bambina di soli cinque anni.
La piccola, infatti, rivelò ai genitori le attenzioni particolari che le avrebbe riservato il bidello. My, nel corso dell'interrogatorio, ammise parzialmente le sue colpe, confessando di essere vittima di un impulso incontrollabile. L'uomo è difeso dall'avvocato Carlo Madaro; la famiglia della bambina si è costituita parte civile con l'avvocato Francesca Conte.
Redazione
02 maggio 2011 13:44
