Botrugno ha spento le sue prime cinquanta candeline

Festa doveva essere e festa è stata: il cinquantenario dell'autonomia del comune di Botrugno ha proposto momenti importanti e ricchi di pathos cittadino nella giornata di ieri. In mattinata, sono stati esposti in una sala del Palazzo Marchesale gli oltre 140 disegni celebrativi, realizzati dai bambini dell'Istituto Comprensivo locale. Tra i numerosi lavori dei ragazzi, se ne sono scelti dieci che sono approdati sulle cartoline speciali, consegnate agli ospiti: il disegno scelto, invece, per la cerimonia dell'annullo, con il logo commemorativo è stato il soggetto della giovane Maria Rita Piccinno, che ha personalizzato il cinquantenario collocando il palazzo Marchesale sullo sfondo di un Salento, attorniato dalla vite, e con il numero cinquanta ben scalfito a ricordare l'importante traguardo comunale.

Una felice intuizione, semplice, ma suggestiva quella della piccola artista, premiata da un'apposita commissione. Il momento, però, maggiormente atteso è stato quello della scoperta della targa commemorativa all'onorevole Arturo Marzano, fautore della autonomia comunale, posta a ridosso dell'ingresso della sede del municipio. Presente alla cerimonia, il figlio, Ferruccio, professore ordinario alla Sapienza, che è stato peraltro insignito della cittadinanza onoraria. Momento conclusivo al cinema cittadino con la consegna di targhe celebrative a tutti i sindaci e i consiglieri comunali che dal 1960 ad oggi si sono avvicendati alla guida del comune. Soddisfatto anche il sindaco, Silvano Macculi, che, però, annuncia ancora altri momenti nel corso dell'anno per festeggiare questo importante evento per l'intera comunità botrugnese. Unica nota stonata il cattivo tempo, che ha condizionato la giornata e la manifestazione.