Due molotov nel cantiere dell’antistadio. E’ caccia a un individuo claudicante

LECCE – Si indaga su un episodio avvenuto nella serata di ieri, in città. E’ caccia, innanzitutto, a un individuo claudicante notato, intorno alle 19, nel cantiere dell’antistadio di Lecce, dove sono in corso degli interventi, per conto del Comune, per la realizzazione di un tendone che coprirà un campo sportivo. I lavori sono nelle mani di una ditta con sede a Roma e gli operai, prima di rincasare nella capitale per trascorrervi le feste, stavano eseguendo gli ultimi ritocchi. Improvvisamente, però, è andata via la luce.

Uno di loro ha fatto un giro di perlustrazione per capire che cosa fosse successo e, all’interno di un piccolo fabbricato (futuro spogliatoio, ma al momento usato dai carpentieri come deposito per gli attrezzi) vi era un uomo. Quest’ultimo, alla vista del dipendente della società, si è giustificato in maniera poco credibile, dicendo di essersi fermato per urinare. Ma quando l’operaio ha afferrato il proprio cellulare per chiamare colleghi e i vigilanti dell’istituto “Fidelpol”, l’individuo si è subito allontanato: lo ha fatto rapidamente, destando ancora più sospetti e zoppicando.

Le guardie giurate e gli altri operai hanno raggiunto il collega, ancora spaventato, ed è scattato un sopralluogo. Poco distante, due bottiglie incendiarie, contenenti benzina e già dotate di miccia, sono state rinvenute e poi consegnate alle forze dell’ordine. Sul posto, infatti, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia leccese, per ascoltare i testimoni dell’accaduto ed eseguire i rilievi. Le molotov (in foto) sono state sequestrate per essere analizzate: sulla superficie delle bottiglie, da due litri ciascuna, potrebbero esservi tracce e impronte digitali lasciate dall’autore del gesto. Ora è caccia a quell’uomo, di statura media e vestito di nero, che si è dileguato approfittando dello spaesamento iniziale dell’operaio.