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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Canile rifugio, se ne parla a Palazzo e in Procura

Angelamaria Spagnolo, consigliera del Pd e Giuliana Pozzi, proprietaria del Lovely, erano state querelate del veterinario. Oggi ha deposto la prima. Accordo con il Comune: struttura ai volontari

LECCE - Del canile rifugio Lovely si è parlato ieri a Palazzo Carafa e oggi in Procura. La consigliera del Partito democratico, Angelamaria Spagnolo, è stata infatti ascoltata dalla polizia giudiziaria nell'ambito di una querela contro di lei e la proprietaria della struttura, Giuliana Pozzi Tondi, per "aver offeso l'onore, il decoro e la reputazione professionale" del medico veterinario convenzionato dalla Lupiae Servizi nella gestione del canile.

L'episodio su cui sono in corso gli approfondimenti si riferisce al maggio scorso (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=20308) . Per nulla intimorita dalle eventuali complicazioni sul piano giudiziario, la consigliera di minoranza convocherà a fine settimana una conferenza stampa nella quale illustrerà "con prove documentali alla mano quale è lo stato della politica sul randagismo nella nostra città e quali sono le reali responsabilità dello stato attuale di paralisi del soggetto pubblico".

Negli ultimi giorni si era tornato a discutere del Lovely in commissione Ambiente a causa di una querelle che aveva messo l'una contro l'altro la proprietà della struttura e il Comune di Lecce. Oggetto del contendere il rinnovo del contratto di comodato d'uso gratuito della struttura (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=25780).

L'ipotesi di un prolungamento dell'accordo, tuttavia, sembra essere stata superata dalla decisione, maturata ieri al termine di un incontro tra le parti, di affidare integralmente e definitivamente il rifugio all'associazione, di cui fa parte anche la signora Pozzi Tondi. Un riconoscimento, probabilmente, del lavoro svolto in questi anni dai volontari e delle ragioni della proprietà rispetto alla vicenda specifica.

Alla base delle divergenze di ordine giuridico, del resto, si celavano cronici dissidi rispetto ad una serie di questioni, dal venir meno del rapporto fiduciario tra volontari e proprietaria da una parte e veterinario dall'altra, al ruolo del personale della R2, società subentrata da aprile alla Lupiae nella gestione della struttura.

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