Carburanti, prezzi alle stelle: Procura apre inchiesta

LECCE - Prezzi alle stelle, tasche vuote e molti sospetti. Sono quelli dei tanti cittadini possessori di un'auto. Vessati dalla crisi economica generale, in più, i possessori di un qualsiasi veicolo, hanno dovuto subire nel pieno dell'estate, gli effetti di un vorticoso rincaro del costo del carburante. Tanto da aver mosso Giovanni D'Agata, componente del dipartimento tematico nazionale "Tutela del consumatore" di Italia dei valori e fondatore a Lecce dello "Sportello dei diritti", a sporgere una denuncia in Procura. Era il 19 luglio scorso, i prezzi avevano iniziato già a levitare in modo da lui giudicato anomalo.

Ora, è lo stesso D'Agata ad avvisare: è stato aperto un fascicolo contro ignoti, per il reato di "rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio", che fa capo all'articolo 501 del codice penale. L'aggiotaggio, reato disciplinato dal già citato articolo, stabilisce testualmente, che "chiunque, al fine di turbare il mercato interno dei valori o delle merci, pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose o adopera altri artifizi atti a cagionare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci, ovvero dei valori ammessi nelle liste di borsa o negoziabili nel pubblico mercato, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da euro 516 a 25.822".

Certo, al cospetto di una denuncia simile, l'iscrizione nel registro delle indagini è un atto dovuto. Ma per Giovanni D'Agata si può leggere come un segnale di speranza, quella che finalmente la magistratura possa verificare ed eventualmente accertare eventuali anomalie a danno dei consumatori nella formazione dei prezzi di benzina e gasolio. In caso positivo, lo "Sportello dei diritti" è già pronto a costituirsi parte civile. Per D'Agata, infatti, il fenomeno appare anche ai non addetti del settore torbido e di difficile comprensione, specie alla luce dei contestuali ribassi a livello internazionale del costo del petrolio a barile.