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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Casarano

Si finge santone e tormenta la ex: “Ho avuto l’ordine di ucciderti, annulla il rituale”

A rischiare il processo è un 37enne di Casarano. Ossessivo e geloso in maniera morbosa, lei lo aveva lasciato. E lui avrebbe iniziato a minacciarla di continuo, usando persino bizzarri stratagemmi. Come quello di spacciarsi per stregone usando un'utenza africana

LECCE – Se non si fosse consumato un vero e proprio dramma, se dietro a tutto non vi fosse stato il tormento che una ragazza ha vissuto per mesi nel timore di vedersi piombare il suo ex davanti, per strada, magari sotto casa, o di ritrovarsi l’ennesimo messaggio intimidatorio nel cellulare, verrebbe quasi da sorridere di fronte alla trovata a dir poco bislacca di lui: fingersi, a un certo punto, una sorta di santone e inviare un messaggio da un’utenza straniera, sostenendo di aver ricevuto l’ordine di ucciderla e della necessità di annullare il rituale.

Protagonista dell’ennesimo caso di stalking verso una donna, un 37enne di Casarano. Vittima, una giovane quasi 23enne, che risiede in un comune vicino. Ora, l’uomo rischia di rispondere di tutto ciò che gli è stato contestato in tribunale. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio del sostituto procuratore Giorgia Villa, l’udienza preliminare è stata fissata dalla giudice Francesca Mariano per il prossimo 12 luglio.

Tutto inizia con il solito copione. Una relazione che naufraga, lei che non vuole più saperne di lui, anche perché affetto a dire della ragazza di una sorta di morbosità che lo avrebbe portato a controllarla in modo soffocante, persino a impedirle di vedere le amiche. Telefonate continue, messaggi continui, sospetti continui che lei uscisse con altri ragazzi. “Ora vedi cosa ti combino”, le avrebbe scritto in una circostanza, dopo aver insinuato di essere stato tradito e condendo il messaggio con epiteti molto sgradevoli.  

Non accettando la (inevitabile) fine di una relazione così deprimente, il 37enne avrebbe continuato a chiamarla e a inviarle messaggi, con toni sempre più intimidatori, tanto da indurre la ragazza a bloccare la sua utenza sul cellulare e a cambiare le abitudini di vita. Inutile dire che più scorreva il tempo, più temeva per la sua incolumità e per quella della sua famiglia.

Per nulla persuaso a desistere dal perseguitare la sua ex, non arrendendosi nemmeno davanti all’impossibilità di contattarla con il suo numero di cellulare, l’uomo avrebbe usato persino il telefono della madre, per riuscire a parlarle, nel tentativo di incontrare la ragazza. E sempre con toni aggressivi. Non essendo ovviamente riuscito nel suo scopo, a quel punto la trovata assurda. Usare un’utenza straniera, per la precisione del Benin (stato dell’Africa occidentale, il cui prefisso è +229) spacciandosi per uno stregone o qualcosa del genere.

Risale al febbraio dell’anno scorso il messaggio probabilmente più spaventoso, per quanto grottesco, ricevuto dalla malcapitata, in cui il 37enne, fingendosi per questa sorta di maestro spirituale, le avrebbe scritto di essere stato incaricato di ammazzarla, ma di essere contrario perché i sui “geni” (sic!) gli avrebbero rivelato la sua innocenza. Affermando che colui che aveva dato l’ordine fosse una persona vicina a lei, le avrebbe detto che era stato fatto un rituale per provocare la sua morte e che per conoscere la verità doveva essere annullato. Al messaggio erano state allegate anche fotografie della ragazza e immagini più inquietanti di un paio di coltelli rivolti verso il suo volto.

Ora, l’uomo, indagato per atti persecutori e difeso dall’avvocato Attilio De Marco, rischia di finire sotto processo, nel quale, se instaurato, la giovane potrebbe costituirsi parte civile con l’avvocato Salvatore Ponzo. Omettiamo le generalità del 37enne per tutela della vittima.

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