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Cronaca Castri di Lecce

Smaltimento rifiuti, documenti carenti. Ancora guai per il canile

A Castri di Lecce i forestali del Nipaf sono andati presso la pensione cinofila. Il titolare non avrebbe fornito regolare documentazione circa la rimozione delle carcasse. Sequestrato un frigorifero e denuncia penale alla Procura

CASTRI DI LECCE – Nuovo sopralluogo sulla strada provinciale Castri di Lecce-Calimera e ancora guai per Donato Raffaele Quarta, 58enne di Castri, proprietario della pensione cinofila lì dislocata.

Dopo l’ispezione di ottobre svolto da guardie zoofile, polizia locale di Nardò e un veterinario, in seguito al quale l’amministrazione comunale neretina aveva deciso di trasferire i cinquantadue cani lì presenti (randagi nel proprio territorio e ospitati a Castri di Lecce, con una convenzione), a causa delle precarie condizioni igieniche, questa volta sono scattati controlli del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale, specialità dei carabinieri forestali. Ed è arrivata la denuncia penale.

I forestali del Nipaf, infatti, hanno contestato al gestore di non aver fornito alcuna documentazione relativa alla gestione dei rifiuti e dei liquami generati nella struttura. A questo, si deve aggiungere che non avrebbe fornito regolare documentazione circa lo smaltimento delle carcasse (si presume di cani) presenti in un congelatore. Il frigorifero è stato sottoposto a sequestro e l’uomo deferito all’autorità giudiziaria per smaltimento illecito di rifiuti.

Come detto, l’iniziativa segue di pochi mesi quella del Comune di Nardò, che non solo aveva ritirato i suoi cani, trasferendoli in altre strutture della provincia, ma, tramite la polizia locale, aveva già inoltrato un’informativa alla Procura, oltre ad avvisare formalmente anche altre tredici amministrazioni comunali che si servivano dello stesso ricovero.

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