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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Col metaldedector trovati sottoterra fucile e mitraglia

"Armati" questa volta di metaldector, gli uomini della mobile di Lecce hanno rinvenuto nascosti sotto terra micidiali armi funzionanti, una delle quali con colpo in canna. Il ritrovamento a Frigole

LECCE - Prima l'intuizione del poliziotto, poi l'utilizzo del metaldetector. E spuntano le armi. Erano state nascoste, avvolte in un panno di colore bianco, sotto pochi centimetri di terra, in un campo incolto, a Frigole, marina di Lecce. Una micidiale mitraglietta "Uzi", con matricola abrasa e con il colpo in canna (gli altri sei erano nel caricatore), proiettili "Fiocchi", calibro 9 x19 millimetri (considerati munizionamento da guerra perché utilizzati dalle forze dell'ordine pubblico), perfettamente funzionante, come se fosse appena uscita da un'armeria. E ancora, un fucile "Farbam" a canne sovrapposte, calibro 12, efficientissima anche quest'arma, risultata rubata lo scorso 11 luglio in una abitazione dell'hinterland leccese.

Gli uomini della squadra mobile sono giunti ieri pomeriggio sul posto immaginando forse che lì avrebbero trovato qualcosa di interessante, come poi avvenuto. E' stato un poliziotto a notare il camminamento di erba calpestata che poi ha condotto gli investigatori dritti al nascondiglio di armi, individuate grazie all'utilizzo del metaldetector. Il luogo del ritrovamento è un appezzamento di terreno dalle parti di Frigole, campagna incolta e un fabbricato allo stato rustico. Nulla di più. Se non un muro di cinta che divide la proprietà con un'altra residenza.

E così, dopo avere verificato che il titolare del terreno non metteva piede nella sua campagna da oltre un anno e che nulla avrebbe avuto a che fare con quelle armi, la polizia è andata a bussare con una mandato di perquisizione all'inquilino del fondo accanto. Nulla di che. In casa del 26enne non vi era nulla che potesse ricondurre a quelle armi interrate lì fuori, e al momento è ritenuto estraneo al rinvenimento.

"Ma le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Lecce, come ha detto questa mattina in conferenza stampa il dirigente della mobile Annino Gargano - continuano, proprio per a coloro che possedevano armi e munizionamento sequestrati". E nessuna ipotesi è esclusa. Come quella che ovviamente condurrebbe alle organizzazioni criminali locali.

Un altro considerevole ritrovamento di armi, questa volta ad opera della guardia di finanza, risale allo scorso 24 giungo, sempre nelle campagne del leccese. Lì, nella zona di San Ligorio, quelli del Gico, il reparto speciale di polizia tributaria, ci andarono con appresso i cani antidroga e invece saltarono fuori le armi: un Kalashnikov Ak47 di fabbricazione sovietica con caricatore inserito di 22 cartucce, una pistola di fabbricazione jugoslava calibro 7,65 con matricola abrasa (anche in questo caso con caricatore inserito ed alimentato da otto cartucce, con canna munita di accessorio di raccordo per il montaggio di silenziatore), più 205 cartucce calibro 7,65, calibro 22 e calibro 357, una carabina ad aria compressa con 70 piombini, un fucile mitragliatore elettrico privo di tappo rosso, con proiettili in gomma.

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