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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Frasi discriminatorie e spray in faccia a una cliente: commessa a processo

Ci sarà un processo sull’episodio avvenuto nel marzo del 2021 in una copisteria di Lecce ai danni di una giovane colombiana. Le accuse: violenza privata e lesioni, con l’aggravante dell’odio razziale

LECCE - Si aprirà il 2 maggio davanti alla giudice della prima sezione penale del tribunale di Lecce Maddalena Torelli, il processo alla commessa 43enne di una copisteria-cartoleria che nel marzo del 2021, si sarebbe rifiutata di servire una cliente che intendeva trasferire denaro alla sua famiglia, in Colombia, rivolgendole frasi discriminatorie e arrivando a spruzzarle negli occhi uno spray disinfettante per vetri. Queste le accuse, violenza privata e lesioni personali, con l’aggravante di aver commesso il fatto “con finalità di discriminazione e/o di odio etnico ovvero razziale, messe nero su bianco nella denuncia presentata dalla malcapitata che, dopo quell’episodio, fu costretta a rivolgersi a un oculista. Il referto fu di “sette giorni di prognosi per il contatto oculare con sostanza chimica”.

A disporre il rinvio a giudizio, su sollecitazione della Procura, è stata oggi la giudice Simona Panzera che nell’udienza preliminare ha fissato al 2 maggio la prima data del dibattimento e ha accolto la costituzione di parte civile della persona offesa, una 28enne di nazionalità colombiana, domiciliata a Leverano, rappresentata dall’avvocata Lucia Longo.

Queste alcune delle frasi che l’imputata, A.T, di Trepuzzi, avrebbe rivolto alla donna, nel rifiutarsi di servirla: “Io non sono tua sorella, prendi le tue cose e vai a fare l’operazione al tabacchino qui vicino che fa lo stesso servizio, io non te lo faccio, se vuoi rimani qui fino a stasera, ma io non te lo faccio”.

E mentre gli spruzzava lo spray addosso – come è possibile ascoltare dal video ripreso dalla stessa cliente e consegnato in Procura - aggiunse: “Okay almeno ti allontani, che con le malattie che porti qua...”, spiegando che lei non lavorava con prostitute. A difendere l’imputata ci penserà l’avvocato Francesco Tobia Caputo.

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