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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Gallipoli

Con la barca a navigare sotto costa. E fioccano multe

La Guardia costiera di Gallipoli, da venerdì 13 a domenica 15 agosto, ha elevato 85 verbali per violazione, da parte dei diportisti, del divieto di navigazione nel mare riservato alla balneazione

GALLIPOLI - Quanti se ne vedono sfrecciare a bordo di motoscooter, di barche a motore, di gommoni, sotto gli occhi preoccupati dei bagnanti, a pochi metri dalla spiaggia. Sono ancora tanti i diportisti che, nonostante i divieti, continuano a fare passerella lungo le coste salentine senza considerare la pericolosità della navigazione non lontano dalla riva. Eppure, la Guardia costiera di Gallipoli, da venerdì 13 a domenica 15 agosto, ha elevato 85 verbali per violazione da parte dei diportisti del divieto di navigazione sottocosta, ovvero nella zona di mare riservata alla balneazione che, si ricorda, ha una profondità che varia dai 200 metri dalle spiagge sabbiose e dalle scogliere basse, ai 100 metri dalle scogliere a picco sul mare.

Ma all'origine della violazione, tiene a specificare proprio al Capitaneria di porto, è l'erronea convinzione di molti secondo cui solo la navigazione, intesa come il movimento dell'unità con il proprio mezzo di propulsione, motore piuttosto che vela, remi e quant'altro, sarebbe vietata, mentre la sosta, l'ancoraggio o l'ormeggio sarebbero consentiti.

L'occasione è, pertanto, utile per ricordare ai diportisti che invece le norme attualmente in vigore (ovvero l'ordinanza balneare regionale e l'ordinanza di sicurezza emanata dalle Capitanerie di porto) vietano tanto il transito quanto la semplice sosta, l'ancoraggio o ormeggio nella zona riservata alla balneazione.

Solo quattro interventi per attività di soccorso in mare in questo weekend di Ferragosto per 2 imbarcazioni rimaste incagliate lungo la costa di Capo San Gregorio di Patù; altre due che erano rimaste in avaria al largo di Porto Selvaggio ed a Pescoluse.

Risultato incoraggiante questo che se, da un lato, è dovuto alle condizioni meteo marine favorevoli, dall'altro, è un segnale dell'aumentata presa di coscienza e senso di responsabilità di quanti intraprendono la navigazione sempre più avvezzi al rispetto delle più elementari norme comportamentali da porre in essere prima di mollare gli ormeggi e prendere il largo, quali la verifica del funzionamento di tutti gli impianti e gli apparati di bordo, la verifica della sufficienza del carburante in relazione alla navigazione da intraprendere, il controllo del livello dei liquidi, il possesso di idonei pezzi di ricambio. Oltre a questi interventi, se ne sono aggiunti un'altra dozzina di semplice assistenza, quali il fornire carburante ad unità rimaste sprovviste, piuttosto che rimorchi a barche a vela i cui occupanti non riuscivano a guadagnare il porto di partenza.

Si ricorda intanto il numero blu per le emergenze in mare, 1530, contattabile anche dal telefonino.

Attività in mare anche da parte della motovedetta dei carabinieri

Controlli in mare anche da parte della motovedetta dei carabinieri della compagnia di Gallipoli. Tre pescatori, proprietari di altrettanti pescherecci, sono stati denunciati per inosservanza delle norme sulla sicurezza della navigazione. A bordo delle rispettive imbarcazioni, tutti erano sprovvisti delle prescritte dotazioni di sicurezza.

A Porto Cesareo multe per la violazione del codice della navigazione, un turista francese e uno romano. I due sono stati sorpresi dai militari mentre effettuavano pesca professionale subacquea in una zona vietata perché riservata al transito delle navi. Per tale pericolosa violazione, i due sono stati multati di euro mille euro con relativa confisca dell'attrezzatura di pesca e sequestro del pescato.

A Morciano di Leuca sanzionato poi un turista svizzero e il titolare di un noleggio barche. Il primo perchè trovato alla guida di uno scooter d'acqua, nonostante fosse sprovvisto della patente nautica; il secondo per aver noleggiato l'acquascooter senza verificare il possesso del documento di guida all'improvvisato conducente. Complessivamente, per entrambi, per violazione del testo unico sulla navigazione, la sanzione amministrativa ammonta a quasi 4mila euro.

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