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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Cosmetici e capi tutti senza etichette: nuovi sequestri

Sono circa mille e 800 i pezzi ritirati dal mercato dalla finanza. Pantaloni, collane, anelli, bracciali, orecchini e cosmetici, per un valore di circa 20 mila euro, sono risultati tutti irregolari

LECCE - I finanzieri della tenenza di Casarano e della brigata di Porto Cesareo hanno sequestrato oltre mille e 800 tra capi di abbigliamento, articoli di bigiotteria e cosmetici, non conformi alla legislazione italiana. L'intervento è stato svolto l'altra sera, in due distinte operazioni di servizio, presso due esercizi commerciali di Melissano e Leverano, entrambi gestiti da cittadini di origine asiatica.

Gli oltre mille e 800 maglioni, pantaloni, collane, anelli, bracciali, orecchini e cosmetici, per un valore di circa 20 mila euro, sono risultati tutti irregolari in quanto sprovvisti di qualsiasi etichettatura, della descrizione dei componenti del prodotto e delle modalità d'uso, in violazione alla normativa sul consumo. La merce sequestrata era priva delle indicazioni dell'eventuale presenza di materiali o delle sostanze che possono arrecare danno all'uomo, alle cose o all'ambiente, dei metodi di lavorazione e delle istruzioni e delle eventuali precauzioni e destinazioni d'uso.

In particolare, i cosmetici sequestrati dai finanzieri, insieme ad altri beni destinati principalmente ad un pubblico femminile, consistevano in prodotti per la cura del corpo confezionati in custodie identiche a quelle utilizzate da note case produttrici nazionali ed internazionali, pronti per essere venduti allo stesso prezzo degli originali. Per tutti, una segnalazione alla Camera di commercio per violazione alla normativa in materia di sicurezza dei prodotti.

I militari delle tenenze di Tricase e Casarano, invece, hanno sottoposto a sequestro amministrativo tre apparecchi da intrattenimento, non conformi alle leggi di pubblica sicurezza. I responsabili, rispettivamente titolari di bar a Tricase ed Ugento, sono stati segnalati all'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato per aver installato o consentito l'uso in luogo pubblico degli apparecchi. Nel dettaglio, i finanzieri hanno riscontrato che tutti gli apparecchi, oltre ad essere privi dei nulla-osta, erano completamente scollegati dalla rete telematica. Oltre al sequestro amministrativo, i proprietari sono stati denunciati a piede libero per gioco d'azzardo e frode informatica: i congegni risultavano modificati.

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