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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Crollo del solaio nella "Pessina", il Comune di Ostuni responsabile civile

Slitta la decisione sull'eventuale rinvio a giudizio per i tre imputati coinvolti nell'inchiesta del cedimento del solaio nella scuola

LECCE – Slitta ancora la decisione sull’eventuale rinvio a giudizio per i tre imputati coinvolti nell’inchiesta relativa al cedimento del solaio avvenuto nella scuola primaria “Enrico Pessina” di Ostuni, in piazza Italia, la mattina di lunedì 13 aprile 2015, in cui rimasero feriti due alunni e una maestra. Rischiano di finire a processo Palmiro Brocca, di Lecce, legale rappresentante della ditta incaricata di eseguire i lavori d’intonacatura del plesso scolastico; Salvatore Molentino, direttore dei lavori (difeso dall’avvocato Francesco Sabatelli), Roberto Melpignano, dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Ostuni. Il gup Luigi Forleo, del Tribunale di Brindisi, deciderà nella prossima udienza. I tre sono accusati, a vario titolo, anche di inadempimento di contratti di pubbliche forniture,  rovina di edifici e di altre costruzioni, falso ideologico in aggiunta al capo di imputazione principale per lesioni personali colpose.

Il Comune di Ostuni è stato citato come responsabile civile (in qualità di committente dei lavori) e, al tempo stesso, si è costituito parte civile sollevando un’eccezione sulla prima ipotesi. Le tre persone ferite si sono costituite parte civile con gli avvocati Michele Laforgia e Alessandro Dello Russo. ha ammesso la costituzione di parte civile e rinviato alla prossima udienza, prevista per il 19 maggio, Il gup dovrà anche decidere sull’eventuale citazione del responsabile civile, l’amministrazione comunale di Ostuni in qualità e la società Brocca.

Il distacco dell’intonaco avvenne dal soffitto dell’aula numero 20, dove in quel momento vi erano undici bambini e due insegnanti. Tre di loro, cioè due bimbi e l’insegnante, furono trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di Ostuni a causa delle ferite riportate. Impressionante la scena di fronte alla quale si sono trovati gli agenti arrivati sul posto poco prima delle 11,30: l’aula, nella parte centrale, era disseminata di pezzi d’intonaco dello spessore di circa 3 centimetri, sia sul pavimento, sia sui banchi di studio. Alcuni di questi rimasero anche danneggiati. I calcinacci si staccarono dalla parte centrale del soffitto dell’aula, lasciando un foro di circa 5-6 metri quadri.

L’edificio era stato riconsegnato al Comune solo il 12 gennaio 2015, con tanto di polemica per costi che hanno superato il doppio di quelli preventivati. 

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