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Cronaca Gallipoli

Dal mare niente sirene ma solo schifezze d'ogni genere

Vecchi pneumatici e bottiglie di plastica, lattine di alluminio e ferraglia varia. Poi, perfino una piccola sedia di metallo. Sono solo alcuni dei rifiuti tirati su dal fondale del porto di Gallipoli

Povero mare. A vedere cosa hanno recuperato dai fondali del porto di Gallipoli i sub dell'associazione "Paolo Pinto" c'è poco da stare allegri: vecchie carcasse di pneumatici, bottiglie di plastica, lattine di alluminio, ferraglia varia e perfino una piccola sedia di metallo. La pulizia dei fondali è avvenuta ieri grazie la lavoro di 12 sub che hanno proceduto alla raccolta di una grande quantità di materiale inquinante accumulatosi nel corso degli anni, in una zona del porto.

Sul molo erano presenti, oltre ai altri soci della "Paolo Pinto", anche i volontari della Protezione civile di Nardò e il personale dipendente della darsena. Tutti indaffarati ad issare i pesanti contenitori pieni di bottiglie di vetro e plastica, rifiuti di vario genere, ed altro materiale che nulla a che vedere con il mare.

Dal fondale sono stati recuperati anche circa 30 copertoni, una notevole quantità di cavi d'acciaio dismessi da pescherecci, 10 batterie al piombo e persino una macchina schiacciasassi di modeste dimensioni. Considerato che è ancora notevole la quantità di materiale giacente nella zona, condizioni meteo permettendo, l'associazione "Paolo Pinto" tornerà ad operare sul luogo il prossimo 19 ottobre. Hanno assistito al recupero dei rifiuti prelevati dal fondo del mare gli amministratori del Comune di Gallipoli, sindaco in testa.

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