Danni all'Udc: contro Quintana per una vendita saltata

GALLIPOLI - Non ci sarebbe alcun movente politico, tantomeno qualcosa di più inquietante, come qualche disegno della criminalità, dietro all'atto vandalico perpetrato domenica scorsa contro la sede dell'Udc di Gallipoli, quando sono volate pietre che hanno infranti vetri, ma solo rancori di natura personale. Gli agenti di polizia del commissariato gallipolino, infatti, hanno identificato l'autore del gesto (reo confesso), denunciando a piede libero A.G., 33ene del posto, un disoccupato con precedenti di polizia per violazioni al codice della strada.

L'uomo, che dovrà rispondere di danneggiamento aggravato, è stato individuato grazie ad alcune immagini riprese da una telecamera, domenica mattina: dopo aver buttato degli oggetti sull'auto del consigliere provinciale dell'Udc, Sandro Quintana, lanciando alcune pietre (trovate), ha procurato qualche danno al vetro del portone d'ingresso della sezione del partito.

Ieri pomeriggio sentito il 33enne è stata condotto negli uffici di polizia, su disposizione del magistrato che ha in mano il fascicolo, Stefania Mininni, alla presenza del suo legale di fiducia, l'avvocato Fabio Vincenti, ammettendo le sue responsabilità. Il movente? Il 33enne ha riferito ha riferito alla polizia che circa un mese addietro, avendo bisogno di denaro per avviare un'attività di franchising nel settore della pelletteria, aveva proposto al consigliere provinciale Quintana di acquistare un immobile di sua proprietà.

Ci sarebbe stato un interessamento iniziale, seguito però, la settimana scorsa, da una risposta definitiva del politico gallipolino: a quanto pare, non era più sua intenzione concludere l'affare. Da qui, un risentimento covato nei confronti dell'esponente politico e l'idea di bersagliare la sede politica.