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Cronaca

“Datemi i soldi e non perderete il lavoro”, condannata a 4 anni

Per l’accusa, nel dicembre 2007, Taurino, nel ruolo di responsabile del reparto mense dell’ospedale di Gagliano del Capo, avrebbe estorto denaro a due dipendenti

LECCE - Nuova condanna per Maria Rosaria Taurino, 49 anni, di Lecce: quattro anni di reclusione con l’accusa di aver costretto, in qualità di responsabile del reparto mense nel presidio ospedaliero di Gagliano del Capo, due dipendenti a consegnarle la somma complessiva di 22.500 euro per non essere licenziati.

La sentenza è stata emessa ieri, in tarda serata, dal giudice della prima sezione penale del Tribunale di Lecce Bianca Maria Todaro che ha inoltre imposto all’imputata il pagamento di una multa di 2mila euro e il risarcimento dei danni per 20mila euro a una delle persone offese (parte civile al processo).

Il 31 dicembre 2007, un dipendente avrebbe consegnato alla responsabile del reparto mense 9mila euro per mantenere il lavoro, mentre il 30 aprile del 2008, una 56enne di Castrignano del Capo avrebbe acceso un finanziamento per consegnare alla stessa 13.500 euro. “O mi presti questi soldi o sei a rischio di licenziamento... se mi dai quei soldi invece ci penso io e non ti licenzia nessuno”, si sarebbe rivolta così alla sua sottoposta che non avrebbe recuperò neppure un centesimo dei suoi soldi, nonostante le rassicurazioni della sua superiore.

E proprio per questa vicenda, Taurino rischiava una condanna a cinque anni e mezzo di reclusione, tanti ne aveva invocati la pubblica accusa al termine della requisitoria.

taurino-2-2-2Taurino fu rinviata a giudizio dal gup (giudice per l'udienza preliminare) Simona Panzera, in seguito all’imputazione coatta del gip (giudice per le indagini preliminari) Antonia Martalò. Per due volte, infatti, il pm Emilio Arnesano aveva chiesto l'archiviazione per intervenuta la prescrizione, ritenendo che il reato fosse quello di truffa, e non di estorsione, ma il giudice accolse l’opposizione dell’avvocato Luca Puce consentendo così l’avvio del processo, terminato con un verdetto di colpevolezza.

Ora, non appena saranno depositate le motivazioni della sentenza (entro novanta giorni) l’imputata valuterà (con il suo avvocato Francesca Erroi) il ricorso in appello.

Taurino è divenuta nota alle cronache il 17 maggio del 2011, quando fu arrestata con un'assistente sociale del presidio di Gagliano per aver ingannato alcuni malcapitati in cerca di un posto di lavoro: le due donne si sarebbero fatte consegnare somme di denaro col pretesto di comprare i favori di noti esponenti politici, come Sergio Blasi (al tempo in cui era sindaco di Melpignano) e l’ex vicepresidente della Regione Sandro Frisullo.

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