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Cronaca Gallipoli

Fedele: "Tra Venneri e Barba c'è molta differenza"

L'ex consigliere comunale di maggioranza punta l'indice sulle accuse rivolte
da Fiammata e Capoti. "I meriti dell'approvazione del Prg sono di chi lo ha portato in Consiglio"

La recente esternazione del presidente e del segretario cittadino del partito dei Comunisti italiani di Gallipoli ha lasciato il segno. E sulle valutazioni negative dell'attività amministrativa messe in risalto dal Pdci e legate alle legislature dei forzisti Giuseppe Venneri e Vincenzo Barba c'è chi punta già i piedi. Evidenziando la netta linea di demarcazione tra l'amministrazione quinquennale di Venneri e l'esperienza di una sola annualità del senatore azzurro. Ad intervenire è Francesco Fedele, ex consigliere comunale delle ultime due legislatura finite nel mirino del duo Fiammata-Capoti. Nonché uno dei cinque firmatari della vecchia maggioranza, artefice della caduta dell'esperienza Barba a Palazzo Balsamo.

Dice Fedele: "Nella solita foga di sparare a zero su tutti, il Pdci, al secolo Bruno Romano Fiammata, ha fatto come al solito un pò di confusione, dimenticando che le due ultime amministrazioni di centrodestra che hanno governato Gallipoli hanno avuto caratteristiche completamente diverse tra loro, per durata ed intensità. I cittadini sanno molto bene quale sia stata l'Amministrazione che ha garantito la stabilità per 5 anni e che ha portato finanziamenti che ancora oggi, a un anno e mezzo dalla scadenza del mandato stanno assicurando risultati positivi per tutta la collettività. I gallipolini sanno altrettanto bene che le poche opere di cui parla Fiammata nei settori del sociale, dall'edilizia scolastica all'ambiente, dalla cultura alle opere pubbliche, sono comunque ascrivibili a un solo esecutivo e non hanno mai trovato alcuna paternità nei precedenti governi di centrosinistra".

E conclude: "L'ultima conquista per Gallipoli ottenuta dalla solita Amministrazione risale a pochi giorni fa: si tratta, scusate se è poco, dell'approvazione del Piano Regolatore Generale, atteso dai gallipolini per decenni. A tal proposito trovo tragicomico che chi ha avuto l'unico merito di dimenticarlo per un anno nel cassetto, oggi lasci intendere di essere stato il principale artefice dell'approvazione. Forse sarebbe più interessante chiedere ai cittadini se il merito sia di chi lo ha portato ed approvato in Consiglio comunale o di chi lo ha lasciato nel cassetto. E' proprio vero, come dice qualcuno, che le vittorie hanno sempre tanti padri. Io aggiungerei...troppi".

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