Fiamme nell'azienda che produce calcare

L'incendio stavolta è divampato alla zona industriale di Lecce. A qualche centinaio di metri dal ponte che collega Surbo all'area dominata dai capannoni, in fiamme le cataste di legno de "La Calcaria srl", azienda che produce calcare. Due montagnole di scarti di lavorazione di legno, alte circa tre metri l'una, lunghe quasi dieci, si sono trasformate in piramidi di fuoco intorno alle 17. Le cause del rogo non sono ancora chiare. Sul posto sono giunti due veicoli di pronto intervento e un'autobotte dei vigili del fuoco. I quali, idranti in pugno, hanno domato le fiamme delle pire site
in uno spiazzo.

Le fiamme però hanno travalicato il muro di cinta, sono penetrate in un giardino recintato, nel quale stanno alberi di fico. Arso il terreno, il fumo nero si è affacciato sulla stradina che separa il giardino da una cava non troppo sicura. I cartelli infatti avvertono del pericolo di caduta del ciglio della cava. L'azienda "La Calcaria srl" aveva subito nel novembre scorso il sequestro preventivo di tre forni a timo verticale per la produzione di calce e di rifiuti da scarti di lavorazione del legno trattato perchè esalavano sostanze ritenute superiori ai livelli consentiti. Il 20 aprile scorso la terza sezione della Corte di Cassazione ha condannato l'azienda sostenendo che gli scarti della lavorazione del legno costituiti da truciolato e addensato ovvero da scarti di legno sminuzzati a varie granulometrie e forme successivamente compattati con l'utilizzo di collanti sono da considerarsi rifiuti e non, secondo quanto obiettato dal ricorrente, sottoprodotti industriali "legalmente commercializzabili dall'impresa che li produce".

Mentre i vigili del fuoco domavano l'incendio nell'area de "La Calcaria", nei paraggi, al di là del ponte che collega Surbo alla zona industriale, il fumo di un incendio di sterpaglie rendeva irrespirabile l'aria.